Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

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Napoli nobilissima

Quotidiani E-Polis - Ed. Nazionale, 2006

Articolo postato sabato 4 novembre 2006
da Lello Voce

Normalmente non posto qui i miei interventi di polemica politica. Per questa volta faccio un’eccezione, visto che ad essere insultata è stata la mia città.

Napoli è la mia città. Vilipesa, offesa, ‘ncammuriata sino al midollo: da secoli, non da poche settimane. Umiliata da lustri di dominazione straniera, affamata dal feudo e dalle ‘Terre del Sacramento’, patria di Sanfedisti straccioni che, con la Santa Croce in mano, massacrarono coloro che li volevano liberi e civili. Accorgersene solo oggi, parlare d’emergenza a chi, come me, in quella città è nato e cresciuto in un clima di emergenza continua e quotidiana, fa uno strano effetto. Solo ieri certi suoi governanti ignoravano ostentatamente giovani autori come Saviano, che mettevano il dito nella piaga, la città tutta, i suoi intellettuali, hanno più o meno snobbato un romanzo fantastico e spietato come Sandokan di Balestrini. Quasi che parlarne non fosse bon ton. Eppure Napoli, che era camorrista ben prima dei Mille, lo divenne definitivamente quando, in nome dell’Unità, si strinse il patto scellerato tra capitalisti del Nord e baroni meridionali che abbandonò il Sud nelle mani dei feudatari e dei loro campieri. Napoli è un problema italiano, nazionale, non locale: non si risolve solo a Napoli. Ma Napoli è anche la città di Giordano Bruno, di Vico, di Filangieri, la città delle Quattro Giornate. Misera e ricchissima, colta e violenta, crudele, mi è stata matrigna per quasi trent’anni. Napoli è la mia città, una grande capitale, Onorevole Calderoli, che agonizza, ma, mi creda, altro che fogna, i panni stesi al sole stanno a testimoniarlo: noi, che gli arabi li abbiamo accolti per primi, abbiamo imparato da loro a lavarci ben prima di lei.

5 commenti a questo articolo

Napoli nobilissima
2010-01-30 11:22:11|di mario

E’ molto semplice togliersi il peso adossando al altri responsabilità ed oneri, invocando da sempre, tra le righe la Questione Meridionale, basta, basta!! bisogna sforzarsi a risorgere, trovare da sè la spinta , la forza del fare. Basta piangere! Prendiamo esempio da Calderoli e dal suo popolo , di quanto cammino hanno fatto, mentre noi eravamo a leccarci le ferite e a piangerci addosso


Napoli nobilissima
2007-06-20 21:21:14|di Luigi Gili

La merda siamo noi napoletani, prima lauristi, poi democristiani, oggi bassoliniani ma sempre venduti ai potenti di turno. Venduto il popolino che ha fame, venduta la cosiddetta intellighenzia napoletana.Una citta che premia la iervolino rieleggendola al primo turno, manco fossimo amministrati come a Zurigo! Una citta venduta a quell’artista della conta elettorale che si chiama bssolino. Viva Calderoli lo dico d Napoletano.


> Napoli nobilissima
2006-11-20 07:08:07|

calderoli e’ la merda metrica debordata in lingua parapletica. anzi lui e’ il delirio della merda che si fa’ buco nell’ozono


> Napoli nobilissima
2006-11-09 20:34:14|

Beh, Napoli è anche la mia città, come salernitana che ha vissuto la giovinezza agiatamente tra Salerno, Napoli e la costiera Amalfitana, ma da famiglia borghese benestante. Io non conosco la Napoli della camorra, ma solo la Napoli bene. La Napoli ricca, nobile, antica, monumentale, filosofica, artistica, innovativa, geograficamente spettacolare. Non conosco la Napoli della Camorra. La vedo in televisione. La Camorra tipo quella di Napoli la vedo in TV, ma anche dal vivo qui in UK, in USA, in altre forme, tra gli Hooligans, tra gli spacciatori, i mafiosi russi, cinesi....che sono dappertutto. Napoli è una metropoli piena di spietatezza, ma anche denso di intelligenza. Se Napoli diventasse una città con offerte di lavoro, farebbe impallidire qualsiasi città d’Europa e avrebbe come rivali sono Londra e Parigi, per bellezza e potenzialità, si sà! (erminia)


> Napoli nobilissima
2006-11-04 09:10:49|

Ci si può lavare e tirare via lo sporco, perché sotto la sporcizia c’è sempre un corpo che vive, ama, soffre, sente; un essere capace di risollevarsi e progettare uno squarcio di futuro insieme agli altri... Calderoli, invece, può fare anche il bagno nella candeggina tutti i giorni, ma rimarrà sempre quello che è: nu sacc’ ’e munnezza, nu cess’ scardat’.

U.C.


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