Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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Nasce GAMMM

http://gammm.blogsome.com

Articolo postato giovedì 29 giugno 2006
da Marco Giovenale

Da "bina" n. 63 giovedi’ 29 giugno 2006

In questo mese "bina" compie tre anni: è nata il 24 giugno 2003. È bello festeggiare con un’altra nascita: un sito esclusivamente dedicato alla scrittura di ricerca: http://gammm.blogsome.com:

GAMMM è una stanza o galleria d’arte moderna che avvicina intenzionalmente l’arte e la scrittura contemporanee, non nella forma di una semplice giustapposizione, ossia affiancando opere d’arte e opere letterarie; ma credendo e dimostrando che le arti visive e la musica contemporanea, così come la scrittura di ricerca, nelle loro numerose diversissime forme, sono fatte della stessa stoffa, delle stesse domande; e hanno elementi in comune tra cui spicca ormai chiaro un carattere percettibilmente ‘installativo’, freddo, non performativo.

GAMMM è un elenco di impegni a breve e medio termine di letture e riletture. È (vuole essere) una serie di soddisfazioni prese, da prendersi. È un certo numero di risposte a consigli avuti, a domande impreviste, ad argomentazioni incomplete circa la letteratura che si desidera, di cui si sente il bisogno.

In rete, nelle biblioteche, si affollano testi di cui non sapevamo niente e che non possiamo (più) ignorare. Si tratta solo di dare luogo a dei legami, dei raffronti, delle analogie: pubblicando così testi in lingua inglese (google poetry, sought poems, Language poetry), francese (Espitallier, Cadiot, ...), italiana, tedesca, ... famosi, sconosciuti, contemporanei, degli ultimi trenta, quaranta, cento anni. Per metterli in vista, per fondare l’epos della nostra e altrui comunità di lettori, di autori di opere di ricerca.

*

GAMMM non ha orientamenti prescritti - né prescrittivi. Allo stesso tempo, una nuvola di variabili e costanti si può descrivere, dicendo che si incontrano alcune ricorrenze:

le modalità di scrittura elencative; il superamento netto del referenzialismo e dei realismi; il cut-up e l’uso della “citazione” (questo termine Debord lo derideva una quarantina di anni fa, a ragione; qui va messa in conto l’umiltà di usarlo: per intenderci); il confronto con l’intero arco delle sperimentazioni nelle arti del secondo Novecento; l’indifferenza verso la cosiddetta questione dell’«io lirico» (finita o irreversibilmente metamorfosata la lirica, revocato in dubbio l’io, la faccenda è per lo meno vecchia); l’indifferenza verso ogni dualismo e in particolare verso l’opposizione banale tra scrittura oscura e scrittura chiara; l’indifferenza pressoché totale verso la poesia frontalmente performativa, verso lo spettacolo e la poesia spettacolo; l’interesse semmai per il concetto di installazione - anche in assenza di autore (come accade per i classici, distanti e insieme presenti e vivi solo e precisamente per via di una intensità/tensione testuale).

La rete e l’archiviazione in rete dei materiali cambia i materiali. ne cambia - insieme - la fruizione. (Cfr. anche Derrida, Mal d’archive, une impression freudienne, Galilée, Paris 1995; tr. it. di G.Scibilia, Mal d’archivio. Un’impressione freudiana, Filema, Napoli 1996).

*

GAMMM, di per sé, non si pone come editore: non è/ha un’attività editoriale: ma offre ospitalità a testi. (La sigla HGH, scelta a questo proposito, traduce "hosted GAMMM hosting": ...e volendo: "hai gratis hosting":-)

Come ospiti (della rete), ospitiamo pagine, poesie e prose: in semplici post, o in formato e-book e opeb (“one-page e-book”). Privilegiando nettamente le linee di scrittura affini ai materiali che il sito già offre, e a cui gli abbondanti link rimandano.

*

Tutto il lavoro di GAMMM non necessariamente deve ma sicuramente può (rivendica il diritto di) non essere interessato a uscire dall’area della lettura in/per web. I materiali che di volta in volta verranno pubblicati non sono legati da un vincolo di necessità a letture pubbliche o incontri. Semmai a contatti individuali tra le persone, e a un concetto di gruppo/rete estremamente sfrangiato e disperso.

Tornando all’idea di installazione: i materiali sono disponibili e leggibili, come oggetti elettronici fissati nel flusso della rete. Possono essere liberamente visitati, osservati, letti, anche scorsi distrattamente: materiali installati, non invasivi: e possono agire, come tali, poi, singolarmente, sull’immaginazione del lettore. (Il quale deve, lui, fare un passo verso i testi: non saranno i testi a muoversi verso di lui).

*

Il sito si compone così: una homepage che riporta dai tre ai cinque testi; una pagina sintetica di presentazione; una di ebook; una di opeb; una sezione dedicata ai chapbook curati da Michele Zaffarano e Gherardo Bortolotti per le edizioni Arcipelago; una di biobibliografia di redattori e autori; una sezione di link (tuttora in costruzione) disposti ‘analiticamente’ per categorie; e infine un riferimento agli aspetti legali dell’hosting. La prima uscita presenta cinque novità in homepage, due e-book e diversi opeb.

L’esperienza di GAMMM nasce come aggregazione naturale di scritture e persone della rete di àkusma, a cui si connette, in indipendenza e dialogo.

gherardo bortolotti
alessandro broggi
marco giovenale
massimo sannelli
michele zaffarano

http://gammm.blogsome.com

16 commenti a questo articolo

> Nasce GAMMM
2006-09-16 09:49:31|

Su Nazione Indiana a riguardo


> Nasce GAMMM
2006-06-29 20:45:18|di sparajurij

leggeremo con interesse.

cosa sia si capisce da sé.


> Nasce GAMMM
2006-06-29 19:26:59|di Christian

Marco, io sono felice che ci sia un lavoro del genere, però vorrei capire con chi ce l’avete, perché da come è stata posta la presentazione, così in modo polemico, qualcosa di sicuro non la sopportate, e mi interessa saperlo perché nel mio caso anche vi sottoporrei dei lavori.


> Nasce GAMMM
2006-06-29 19:13:30|di Christian

Comunque il lavoro pare interessante, a parte le indifferenze:-)


> Nasce GAMMM
2006-06-29 17:24:19|di Marco



cioè, fammi capire. praticamente io ti segnalo un sito del tutto nuovo

- su aree di scrittura che in Italia si sono viste poco o niente

- con circa 200 link a siti italiani francesi inglesi con su un sacco di poeti e scritture e installazioni grafiche, sonore, testuali, animazioni, flash, ecc.

- con 4 opeb e 2 ebook

- con un intero testo di Derksen tradotto inedito in Italia

- con la scheda dei quattro libri-libri di Mohammad, Toscano, Espitallier, Cadiot



e tu mi domandi quali sono le "strade che non si vogliono perseguire"?!?

abbi pazienza, io sarò anche molto attento alla scrittura clus, ma i tuoi commenti sono troppo clus anche per me. ci rinuncio.

oppure posso risponderti così: su GAMMM non pubblicherei mai il Giovenale de Il segno meno, sì quello di Curvature. perché il suddetto autore ha vari fronti di sperimentazione, e quelli de Il segno meno fanno affidamento a meccanismi sintattici classici, mentre quelli di Curvature sono più vicini al tipo di sperimentazione che (come si vede navigando sul sito, volendo) GAMMM segue.

ma perché devo fare esempi io e non puoi invece tu leggere Cadiot? proprio non mi riesce di raccapezzarmi.


> Nasce GAMMM
2006-06-29 16:19:13|di Christian

forse allora hai, Gherardo, un po’ banalizzato la questione, nel senso che nella scrittura convergono sempre diversi momenti essenziali. Sull’autore/mondo: è un falso problema, nel senso che l’opera formata eseguita o è in contatto con qualcuno, o non ci sono informazioni da estrapolare. Mi ricorda un po’ un anedotto di Bateson sulle informazioni che possiamo estrapolare da un contesto, e in un suo libro, a questo proposito, parlava di uno che fa la pipì su un albero. Se non c’è nessun altro in zona, questa cosa non è molto rilevante dal punto di vista dell’informazione, ovvero c’è uno che fa la pipì su un albero; se c’è uno in zona, e chi fa la pipì se ne accorge, c’è un tipo di informazione; se invece ad accorgersi del fatto che uno sta facendo la pipì è l’altro, c’è un altro tipo di info; se se ne accorgono entrambi, ancora un’altra; la cosa incredibile è che entrambi possono non accorgersi l’uno dell’altro, che è un’altro tipo di info per chi poi ovviamente le estrapola. Ora, non mi ricordo bene come andava a finire la questione, però mi pare che informazioni maggiori si riscontrino quando ci sono più fattori in gioco, ma dal punto di vista del rapporto autore/pubblico è difficile prevedere esattamente il tipo di informazioni, mentre per ciò che concerne l’opera, possiamo osservare come essa si comporta in una precisa condizione, ovvero come viene eseguita. Quindi mi interessa sapere esattamente in che tipo di condizioni osserverete l’opera. E’ evidente che il pubblico, almeno un lettore/ascoltatore/...non può mancare. Tuttavia non capisco che senso abbia "testare" l’opera attraverso condizioni escludenti altre possibilità, quando non così lontane dal concetto di installazione.

Però, Gherardo, non mi hai risposto, ed io ti dico che sarebbe meglio fare nomi e indicare così strade che non si vogliono perseguire. E’ molto più interessante, e "onesto".


> Nasce GAMMM
2006-06-29 15:21:45|

One day down at
Black Mountain College,
David Tudor
was eating his lunch.

A student came over to
his table and began asking him questions.

David Tudor
went on eating his
lunch.

The
student
kept on asking questions.

Finally
David Tudor looked at him and said,

“If you don’t know,

why do you ask?”


> Nasce GAMMM
2006-06-29 14:18:35|di Marco



forse il modo migliore per capire cos’è GAMMM è leggerlo. così penso.

date un’occhiata, adesso e nei prossimi mesi. poi parliamone (serenamente? chi vuole).

quanto all’"indifferenza", inutile dire quanto vari tra noi abbiano fatto e faranno nel tempo anche sul piano dell’ascolto per i versanti performativi (Sannelli con C.Daino, io con RomaPoesia e con articoli come questo, Zaffarano addirittura musicista, Broggi come redattore dell’Ulisse).

ma questo sito è indifferente a (e differente da) performance e spettacolo. ha e rivendica il diritto a questa alterità. non dovrebbe?

se un sito o una proposta o una collana o qualsiasi altra cosa nasce per dar conto di esperienze diverse e in certi casi radicalmente distanti dalla performance (che non è oralità, categoria più ampia), a me sembra interessante. liberissimi tutti di pensare (e operare) in altro modo. ci mancherebbe altro.

in GAMMM si parla di riviste, siti, scrittori e strutture e saperi, che non sono solo italiani, e che esistono da quasi trent’anni (forse da cento). dar loro un’occhiata può essere interessante. (considerando che da noi, giusto per stare a un esempio clamoroso, le traduzioni in volume dal francese si avventurano spericolatamente & arditamente al massimo a Jaccottet e Bonnefoy e Noel). (e: ovvio: massimo rispetto per tutti e 3).

per capire gammm, suggerisco, si deve probabilmente cedere un po’ ai tempi non brevi dell’indagine, dello studio, e dunque non pensare di afferrare o giudicare in breve tutto il campo (del resto inafferrabile come ogni versante serio di scrittura) del discorso. (specie considerando che è un campo di cui in Italia quasi nulla finora è passato, lo ripeto) .

anche noi che il sito lo facciamo, lo facciamo anche e precisamente per arricchire di dettagli la nostra certo non granitica visione di una parte dello stato dell’arte.


> Nasce GAMMM
2006-06-29 13:25:29|di gherardo bortolotti

però non ho detto che nella ricerca non possa starci l’oralità! cmq se vuoi un esempio concreto ti potrei segnalare (giusto per non essere autoreferenziali ;-) engoglosse di marco, per la scena italiana, o alcune mie traduzioni da k. silem mohammad che sono apparse su NI (http://www.nazioneindiana.com/2005/10/08/da-deer-head-nation/), per quella usa.

per lello: grazie degli auguri indifferenti (che però fanno la differenza ;-)


> Nasce GAMMM
2006-06-29 12:52:49|di Lello Voce

auguri indifferenti

lv


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