Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Nove: «Oggi conta più Corona di Umberto Eco»
Alcuni anni fa ha scritto «Superwoobinda», su una generazione priva di futuro. Poi il futuro è arrivato e ha scritto «Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese». Ora Aldo Nove immagina (e ci scrive una poesia) torme di intellettuali che aspettano avanzi di sushi sotto il balcone di un idraulico. Perché non ha fatto l’ idraulico? «Faccio parte del sogno italiano dei miei genitori, non ricchi, di far studiare il figlio. Mi sono ritrovato con la laurea, la passione per la letteratura. E a credere che la laurea servisse per fare lo scrittore». Tra i precari ci sono quelli in difficoltà e quelli che hanno scelto una via di libertà... «Un album di Gaber, anni 70, si chiamava "Libertà obbligatoria". È lo stesso paradosso. Chi ha ammortizzatori, da noi la famiglia, può non guadagnare per mesi. Siamo liberi di fare tante cose, non di non mangiare o non pagare l’ affitto. Come diceva Roland Barhes, l’ intellettuale non serve a nulla. Se mi si allaga la casa, chiamo l’ idraulico». Ha parlato di precariato come sconfitta della politica e di manovalanza intellettuale come sconfitta della cultura «Anche per scrivere i testi a Simona Ventura ci vorrebbero persone competenti. L’ intellettuale oggi resiste se crea prodotti intercambiabili. Se fa manovalanza. La cultura è soggiogata dai media. Possono più Dolce e Gabbana e Diesel che l’ Onu. O Fabrizio Corona: comunica più di Umberto Eco. Che fatica». Che fatica di che? «Trovare le parole per raccontare le trasformazioni della società. Borghese: è imbarazzante. Professionalità: riduzione dell’ intellettuale a idraulico. Una parola che non sta molto bene è democrazia...». Lei sostiene che Milano non è più Milano. Che intende? «Basta guardare "L’ albero degli Zoccoli" di Olmi e pensare a Milano oggi: un grosso centro che non ha periferia, o un’ immensa periferia verso un centro i cui poli di attrazione sono moda e design». Su precariato e cultura, la politica ci può mettere una pezza? «Una multinazionale decide più di un partito. La Coca Cola condiziona più di Pd e Pdl. La politica dovrebbe tornare a Marco Biagi. La legge che porta il suo nome prevedeva ammortizzatori sociali». E lei a che cosa lavora? «Metto a punto Indeepandance, per fondere in un’ opera unica cinema, musica, letteratura, arte. Un’ idea nata con i Masbedo, videoartisti, e Vittorio Cosma, musicista. Miles Copeland (ex Police) suona, Houellebecq ha scritto due poesie. L’ idea è piaciuta a Caterina Caselli, direttore di Music Across che aprirà con Indeepandance il 12 all’ Arena Civica. (l.pr.)
"Corriere della Sera", 2 settembre 2008
2 commenti a questo articolo
Nove: «Oggi conta più Corona di Umberto Eco»
2008-09-04 12:37:14|di giusto misiano
un giorno scopriranno che la trasmettosi produce vittime ,assassini e mostri, per ora mitighiamo con bombardamenti pseudo apotropaiche (pubblico lavaggio della scatola cranica) attenti a come spendere poco è diventare obesi,e spandere molto per dimagrire Il tele visione lontanovedere era già in noi per un eternit inconsumabile ,ora ci troviamo con una Corona di mesoteliòma incurabile metastasi avanzata di una trasmettosi .
Commenta questo articolo
Male
2008-09-08 18:32:49|di Valerio
In questa versione “sconfortata” credo di non aver mai letto né sentito Nove. Lui che sembrava sempre cantare l’elogio della società di massa, mentre la faceva a brani. Significa che siamo messi davvero male.