di Chiara Carminati

Chiara Carminati (www.parolematte.it ) scrive libri per bambini e ragazzi, e conduce laboratori e incontri di lettura presso biblioteche, scuole e librerie.
Laureata in Lettere Moderne, ha conseguito il Diplôme d’Etudes Approfondies in analisi del testo all’Université d’Aix-en-Provence.
Specializzata in didattica della poesia, tiene corsi di aggiornamento per insegnanti e bibliotecari, in Italia e all’estero.
Tra i libri pubblicati, Poesie per aria (Topipittori), Il mare in una rima (Mondadori e Nuove Edizioni Romane), Diario in corsa (Einaudi Ragazzi) Rime per le mani (Franco Panini Editore) e il manuale per insegnanti Fare poesia (Mondadori).

Con i musicisti della Linea Armonica ha realizzato spettacoli e letture concerto (tra cui Parole Matte e In viaggio con Mozart). Insieme a Claudio Parrino ha ideato per l’ERT Teatro&Scuola del Friuli Venezia Giulia i programmi radio di storie e libri per bambini Rimbambelle e Rimbambook. È tra i redattori di Fuorilegge, il sito dedicato ai ragazzi e alle loro letture. È stata ospite di Radio Tre - Fahreneit per la rubrica “Vocabolario”.

pubblicato giovedì 13 gennaio 2011
Bambino non è il diminutivo di Bambi. Non è nemmeno sinonimo di “piccolo adulto”. Eppure, chissà perché, quando si parla di poesia e bambini, pare che (...)
pubblicato mercoledì 17 novembre 2010
“La poesia salva la vita” è un famoso libro di Donatella Bisutti, indispensabile e appassionante. Ripenso spesso al suo titolo, quando parlo di (...)
pubblicato martedì 5 ottobre 2010
Avete mai provato a entrare in una classe di bambini piccoli, poniamo della scuola dell’infanzia, e a dire: “Oggi facciamo poesia”? Otterrete una (...)
 

di Stefano La Via

aggiornato giovedì 24 marzo 2011
 

di Massimo Rizzante

aggiornato venerdì 29 luglio 2011
 

di Gabriele Frasca

aggiornato giovedì 5 maggio 2011
 

di Cecilia Bello Minciacchi,
Paolo Giovannetti,
Massimilano Manganelli,
Marianna Marrucci
e Fabio Zinelli

aggiornato domenica 18 marzo 2012
 

di Rosaria Lo Russo

aggiornato sabato 21 maggio 2011
 

par Pierre Le Pillouër

aggiornato giovedì 17 maggio 2012
 

di Luigi Nacci & Lello Voce

aggiornato domenica 13 novembre 2011
 

di Massimo Arcangeli

aggiornato martedì 30 agosto 2011
 

di Sergio Garau

aggiornato lunedì 6 febbraio 2012
 

di raphael d’abdon

aggiornato sabato 2 aprile 2011
 

di Claudio Calia

aggiornato venerdì 2 dicembre 2011
 

di Yolanda Castaño

aggiornato martedì 9 novembre 2010
 

di Giacomo Verde

aggiornato sabato 4 giugno 2011
 

di Domenico Ingenito & Fatima Sai

aggiornato mercoledì 10 novembre 2010
 

di Gianmaria Nerli

aggiornato giovedì 16 settembre 2010
 

di Maria Teresa Carbone & Franca Rovigatti

aggiornato giovedì 17 marzo 2011
 

a cura di Massimo Rizzante e Lello Voce

aggiornato domenica 27 novembre 2011
 

Occhioladro

Articolo postato lunedì 13 settembre 2010

C’è stato un tempo in cui prendevo il treno da pendolare per raggiungere Trieste, città di moli e di vento. Nonostante facessi tutti i giorni lo stesso tragitto, c’era un punto del viaggio che non smetteva di stupirmi: a Bivio d’Aurisina, subito dopo Sistiana, mentre il treno corre alto sulla costa, ad un tratto il sipario di roccia si interrompe senza preavviso, e compare il mare. Per quanto lo aspettassi dall’inizio del viaggio, per quanto fossi sempre consapevole che sarebbe successo di lì a quattro, tre, due, un minuto, ogni volta quando arrivava il mare non potevo impedire che gli occhi mi si allagassero di sorpresa. Ogni volta era una meraviglia. Ecco, quando mi chiedono quali possono essere le strade per portare i bambini alla poesia e la poesia ai bambini, mi torna in mente quell’immagine di mare. E rispondo che una strada è il gioco e l’altra è il senso di meraviglia.

Non credo al mito del bambino “naturalmente” poeta: la poesia è anche tecnica di comunicazione, e la tecnica si impara un po’ alla volta, leggendo e ascoltando. C’è bisogno di tempo e di gradualità. Invece credo, e ho molta fiducia, nel senso di meraviglia dei bambini. Credo che sia prezioso. Credo che il loro sguardo stupito e curioso sul mondo abbia il diritto di essere protetto, coltivato, e a volte risvegliato. È uno sguardo di meraviglia per le cose piccole, che rinnova il mondo:

PRIMA VISTA

Mi piace sapere che vedo una cosa
che nessuno ha guardato mai prima,
per questo se mangio una mela succosa
la taglio a metà dal fondo alla cima.

Molti occhi hanno visto, mi piace pensare,
la buccia che è fuori, ma dentro
i miei sono i primi che posson spiare
i cinque semini che dormono al centro.
(Anonimo)

Durante gli incontri in scuole e biblioteche, succede spesso che i bambini mi domandino un consiglio, una ricetta per scrivere poesie. La migliore risposta che ho trovato finora è a sua volta una poesia, che lascio anche a loro come un talismano:

Beato chi ha l’occhio ladro
ovunque vede un quadro
e come i pittori
vive rubando forme e colori.
(Marcello Argilli)

Proprio dalla poesia di Argilli ho rubato “forma e colore” per il titolo di questo blog. Che vuole proporvi di seguirmi in piccole passeggiate nel mondo della poesia per bambini e dei bambini. Con gioco, e senso di meraviglia.

Il logo del blog è di Rotraut Susanne Berner, da “Nel buio splendeva la luna”, Einaudi Ragazzi.
L’immagine di questo post è di Pia Valentinis, da “Il mare in una rima”, Nuove Edizioni Romane.

4 commenti a questo articolo

Occhioladro
2014-10-27 08:33:06|

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d’improvviso, il mare
2010-11-18 06:42:58|di stefano

Son d’accordo con quel che hai detto prima
tra le righe, solo per chi la piglia:
la poesia non è fare la rima
ma è il senso della meraviglia.


Occhioladro
2010-10-05 22:49:49|di cristina busani

...e blog sia
Buon inizio Chiara!
Cristina (Equilibri)


Occhioladro
2010-09-17 12:50:48|di renatamorresi

grazie, splendido, seguirò con attenzione
r


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