Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Bondi: «Poeti, unici artisti puri. Mai lasciarli soli»
I caffè letterari furono dall’Ottocento uno dei fari della cultura italiana. Quelle stesse atmosfere sono tornate a rivivere ieri al Tempio di Adriano per la terza edizione di «Ritratti di poesia». Tanti tavolini tondi dove poeti, scrittori e critici si sono scambiati idee e suggestioni.
L’iniziativa, realizzata dalla Fondazione Roma, si è aperta con Roberto Piumini che ha letto alcune sue poesie ai ragazzi delle scuole Zandonai e Maratona, coinvolgendoli con domande e curiosi aneddoti. La giornata è stata poi presentata da Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma, che ha sottolineato come «la poesia è il linguaggio che indaga nell’anima e che ci dà la forza di affrontare il presente. Essa è l’ultimo baluardo in grado di salvarci dal baratro del presente, rappresenta il primato dei valori, è un viaggio verso la cultura, il bello e l’alto». Ha portato il suo saluto alla manifestazione anche il Ministro alla Cultura Sandro Bondi, noto anche come poeta, che si è augurato che «la poesia torni ad essere quello straordinario strumento di conoscenza e di comunicazione, come è stato per millenni. Abbandonata dal mercato e schiacciata dai media, proprio per la sua "inutilità" e per l’impossibilità ad essere mercificata, è rimasta l’unica arte pura. È dovere del mio Ministero investire sulla poesia ed aiutare i poeti».
La giornata è proseguita tra incontri, dibattiti e l’omaggio a Borges, del quale sono state lette alcune liriche. Hanno partecipato il Sottosegretario alla Cultura Francesco Maria Giro, l’Assessore alla Cultura di Roma Umberto Croppi, Alain Elkann, Elettra Marconi e l’ambasciatrice dell’Argentina in Italia Beatriz G.Boschi. Tra i poeti, Maria Luisa Spaziani e Andrea Di Consoli.
Gabriele Antonucci, "Il Tempo", 23 gennaio 2009
25 commenti a questo articolo
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-31 11:06:18|di Christian Sinicco
Lello, non ho contestato il presenzialismo: accade che tu abbia interpretato a tuo modo le parole; io critico Luigi per questi post dove lui non prende posizione, che sinceramente trattano di temi irrilevanti; il fatto del presenzialismo nasconde il problema dell’impegno dei redattori, ovvero quali sarebbero le motivazioni per cui partecipare ad un progetto, solo essere presente su una vetrina http://lellovoce.altervista.org/art... ? Credo anche progettare qualcosa che abbia delle qualità, che non trovo in questa serie di post, dove peraltro Luigi riporta informazioni presenti in altri luoghi, senza un suo sguardo. Sulla questione del blog, la pensiamo in maniera diversa, ma è del tutto legittimo, come sono legittime le mie critiche. Forse penserai io problematizzi un po’ troppo, ma non trattandosi di una sentenza, non credo ci serva nemmeno il giudizio dei posteri.
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-31 07:47:05|di Lello Voce
Cari amici,
sono un po’ stupefatto dei commenti a questo post. Ma non sono stupefatto di essere stupefatto da quanto sostiene Christian. Tu riesci spesso a lasciarmi senza parole, amico mio.
Da mesi Luigi Nacci, da solo, sta sobbarcandosi l’onere di amministrare questo blog praticamente da solo, a causa di una serie di vicende che mi hanno impedito di essere presente come prima. Ma ecco che Sinicco è subito pronto a contestargli un supposto eccesivo presenzialismo. A lamentarsi di ’linee’ redaionali che mancano, ecc.
A costo di ripetermi per l’ennesima volta: quando ho ’inventato’ questo blog, non pensavo a una ’e-zine’ con tanto di redazione ecc., ma solo ad una piazza dove liberamente chi vuole e come vuole potesse proporre ciò che vuole. Che poi ci sia voglia (o bisogno) di creare qualcosa d’altro, qualcosa di strutturato è certamente lecito. Meno lecito far colpa ad absolute di essere ciò che è e non ciò che Christian vorrebbe che fosse.. Ancor meno farla a Nacci
Accusare Nacci di non prendersi responsabilità ’critiche’ o di limitarsi a far un taglia-incolla di notizie è ingeneroso, oltrechè inutilmente ed astiosamente polemico.
Basta guardare i materiali postati negli ultimi mesi. E non riesco a capire il senso, lo scopo, la ragione delle righe di Christian.
E comunque, quando ha voluto, Christian ha potuto nello spazio absolute dare fiato ai suoi progetti, come quelli della ’rivista da fare’.
Perchè invece di polemizzare con Nacci Sinicco non si dà da fare per realizzare ciò che diceva? Sarebbe certamente più utile.
Lello
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-28 20:46:36|di Christian Sinicco
Luigi, tutto ha il suo tempo, ma accetto le tue critiche; in effetti, sta passando troppo tempo sulla questione riviste patinate. Ma se pensi che postare sulle veline, o su bond, se pensi che sempre agli altri spetti il giudizio, se pensi che non sia necessario esporsi ma solo rilanciare le news di altri, che quando poi accade ci sia una critica su questo aspetto tu non possa essere criticato, se pensi...
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-28 12:48:25|di luiginacci
Che vuoi che ti dica? Non sono d’accordo. Io credo di fare un lavoro dignitoso sul blog. E lo faccio, come tutti qui dentro, gratuitamente. Ripeto: se vuoi muovere dibattiti, muovili. Scrivi saggi, o note critiche, poi pubblica. Sollecita i lettori al confronto.
Che poi ci sia qualcuno (e questa mi giunge nuova) che pensa che absolute=nacci, che lo pensi pure. Siccome la maggior parte dei redattori posta poco, dovrei adeguarmi? Se decidessi di non postare nulla, o quasi nulla, sarebbe solo una mia decisione, non certo l’adeguamento a qualcun altro.
Hai un bizzarro concetto del senso di responsabilità. Se scelgo di pubblicare un autore, di fare una certa selezione dei suoi testi e/o dei suoi file audio/video, di dare a quella selezione un titolo, quella è già una presa di posizione. Non mi pare che tu ti sia prodigato a lasciare commenti critici alle decine di autori che ho postato. Non avevi niente da dire? Né critiche, né elogi, nada de nada? Allora pigliati pure tu le tue responsabilità. Ad esempio se fai un post e scrivi "la rivista si farà", poi la rivista la devi fare. O se non si fa, dal momento che molte persone si sono proposte, fai un altro post e smentisci. Di’ che non si farà. Questo è senso di responsabilità, per me.
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-28 12:18:43|di Christian Sinicco
No, la mia critica non era solamente rivolta alla questione eventi, sarebbe come banalizzare: ricordo proprio la discussione sul fatto di riportare le notizie pari pari da un blog all’altro simile a ciò che fanno i giornali con le news dell’ansa, senza alcun approfondimento e presa di posizione (Giovenale in altri articoli prendeva posizioni, ma forse inondava di cose già pubblicate su slowforward l’home page di ap, creando disagio in merito ad alcune discussioni). Schiettamente, il fatto che tu non ti prenda mai delle responsabilità quando posti, trovo davvero sia fare cattiva informazione: se pensi di non condividere le parole di Bondi, scrivi tu in prima persona in merito a quelle affermazioni; se pensi sia mediocre Maria di Nove, posta un tuo articolo che prenda in esame quella raccolta; se non ami alla follia Conte, spiega il perché. Critico questo atteggiamento, deleterio perché non emerge la tua responsabilità, i tuoi criteri e sensibilità; di te oramai emerge solo il citazionismo. Per il resto, sono felice che tu ti occupi di autori - tra l’altro qualcuno buono; sì, è faticoso, ma sicuramente avrai dei ritorni da questo lavoro, anche in termini di conoscenza e possibilità, oltre al rendere un servizio. Ma se fai una cosa male, allora non posso criticare perché non posto più molto e perché senza di te - e il ritmo che dai al blog - non si va avanti?
Ti chiedo di non continuare su questa linea. Il blog collettivo è un progetto, ma a che punto siamo del progetto e soprattutto c’è un progetto? Tu, Lello e Adriano che siete amministratori, fate delle proposte, che si crei un dibattito e si giunga ad una linea, che si spieghi che tipo di comunicazione si vuole, come collaborare, e chi vuole condividere un percorso è giusto rimanga in redazione.
Non mi preoccupa il fatto che c’è gente che afferma che questo sia il blog di Luigi Nacci, ma praticamente lo è e questo è un problema, dato che su alcuni aspetti della comunicazione non ti rendi conto di fare le cose male, e sei amministratore. Inoltre si è tentato più volte di discutere sulla redazione, postando statistiche, cercando di far capire quali interventi interessassero. Non siamo giunti ad alcun risultato non perché non siano chiare delle cose, ma perché non si vogliono prendere delle decisioni, fare delle scelte, renderle pubbliche, seguire una linea, anche, soprattutto, discutere l’etica.
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-28 11:06:30|di luiginacci
Christian,
l’analisi del nostro blog meriterebbe come minimo un topic+thread ad hoc. Ne abbiamo discusso più volte. Il nodo è la mancanza di un vero gruppo redazionale. Con delineazione di nuclei di discussione e indagine ed eventuale suddivisioni di compiti (ed eventuali rimborsi, almeno per i post più complessi che richiedono trasferte, per esempio per seguire letture, festival, etc.).
Ad ogni modo io, da quando sono diventato uno degli amministratori (dicembre 2007), ho tentato di tenere un ritmo nei post - una media di 1 al giorno circa (estate esclusa). So la critica che hai mosso a Giovenale - il fatto che pubblicasse quasi esclusivamente notizie di eventi - e la condividevo. Ti esorto però a leggerti i miei post del 2008. C’è di tutto: interviste, presentazione di poeti italiani e stranieri, cantautori, bandi di concorsi, estratti di saggi, notizie prese dai giornali (serie, semiserie, provocazioni), dati statistici sul blog. Oltre ai post sugli artisti e gli eventi del festival, nella sezione specifica.
Nel dicembre 2007 i visitatori mensili ’unici’ erano precipitati a 13 mila mensili. Ora sono 40 mila. Perché? Per molti motivi, e magari affrontiamoli davvero in altro thread. Intanto approfitto per ringraziare alcuni redattori che nell’ultimo anno hanno contribuito a tenere vivo il blog: Carlucci, Cuccaroni, Gambula, Molesini, Simonelli, Valente (anche Giovenale, nonostante quanto detto sopra).
Ergo Chri: l’iniezione di bond te la sarai fatta tu, in qualche sonno diurno :-)
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-27 14:47:21|di poeta giapponese
Tokyo, poesia da toilette ecologica
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-27 13:05:01|di Christian Sinicco
Non credo di dire cose tanto differenti da quando criticavo Giovenale per un certo modo di presentare (e postavo molto di più). Penso che sia meglio circoscrivere la crisi anche del blog, piuttosto che curarne i sintomi con l’iniezione di bond, e poi più volte abbiamo parlato assieme e condivi parte dei miei rilievi. Per cui dai, iniziamo a giocare a carte scoperte.
Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-27 11:48:23|di luiginacci
Christian, vatti a vedere quante notizie di giornali ho postato. E confrontale con i post su poeti italiani e stranieri fatti in questi mesi. Soprattutto quelli stranieri: non portano visitatori in più, anzi. E per farli si impiega molto, molto tempo (lo sai): oltre a scegliere i poeti e trovare i loro recapiti, devi farli tradurre (cioè trovare qualcuno che, generosamente, li traduca a gratis, bontà sua; o tradurli da sé). E’ per lo share che si fa? Ma per cortesia. Se hai tanta voglia di dibattito, scrivi e invita al dibattito (non mi pare che nell’ultimo anno tu - e non solo tu - abbia pubblicato così tanti articoli). Altrimenti sono parole perse nella bora di gennaio, bye!
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Oh, puri siamo, unici, e mai più soli...
2009-01-31 12:43:15|
No Christian, su questo siamo d’accordo. Non credo ci serva il giudizio dei posteri, possiamo certo arrangiarci con i nostri. Reciproci.
Lello