di Claudio Calia

Claudio Calia (Treviso, 1976) vive a Padova. Insieme a Emiliano Rabuiti ha curato le produzioni a fumetti di Radio Sherwood Comix against Global War, Vite Precarie, Fortezza Europa (Coniglio Editore, 2006), Resistenze - Cronache di ribellione quotidiana (BeccoGiallo, 2007), ZeroTolleranza (BeccoGiallo, 2008), Sherwood Comix - Immagini che producono azioni (Nicola Pesce Editore, 2009) e con la collaborazione anche del collettivo bolognese Burp! Global Warming (Nda Press, 2010). Ha realizzato Porto Marghera - La legge non è uguale per tutti (BeccoGiallo, 2007) e È primavera - Intervista a Antonio Negri (BeccoGiallo, 2008), in Canada e negli Stati Uniti tradotto in Antonio Negri Illustrated - Interview in Venice (Red Quill Books, 2011). Per Black Velvet Editrice, insieme a Luana Vergari, ha realizzato Caro Babbo Natale... (Dicembre 2008), edito in Spagna col titolo North Pole Alaska 99705 (Gallo Nero Ediciones, 2010).
Le sue sporadiche irruzioni nel mondo della narrativa splatterpunk sono state ospitate nelle antologie Un trapano nel cervello (Musa, 1996), Passi nel delirio (Addictions, 2000) e La Sete - 15 vampiri italiani (Coniglio Editore, 2009).
Lavora nel settore dell’IT, facendosi a volte coinvolgere in progetti incoscienti: ha realizzato il cd-rom multimediale Polipoesia a cura di Lello Voce, la raccolta digitale Baldus, antologia completa 1990 - 96 a cura di Lello Voce e Massimo Rizzante e il sito AbsolutePoetry, diventato AbsoluteVille nella sua incarnazione 2.0.

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pubblicato venerdì 17 settembre 2010
...che poi son quelle cose che un fumetto deve raccontare nell’impossibilità di produrre suoni, rappresentare misure oltre lo spazio del formato in (...)
 

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PCC - Coming soon #2 - Una macchina celibe

Articolo postato venerdì 2 dicembre 2011

Autore di fumetti @ Poeta:

Per me il testo va bene. Cos’è una "macchina celibe"!?
Scansiono...
besos,

c.

Poeta @ autore di fumetti:

Macchina celibe è la definizione che Marcel Duchamp ha dato ad un particolare di una delle più enigmatiche fra le sue opere, il celebre Grande vetro intitolato La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche. Si tratta di un curioso complesso di meccanismi di cui non riusciamo chiaramente a vedere il funzionamento e l’utilità, salvo il fatto che esso sembra far transitare una iscrizione dalla parte superiore a quella inferiore dell’opera.

A partire da questa idea sono state rintracciate nella storia della cultura precedente e successiva altre apparizioni di macchine celibi, come la macchina della Colonia penale di Kafka, che funziona anch’essa come "pantografo", incidendo sulla carne del condannato la sua sentenza, oppure il Pozzo e il pendolo di Poe, o lo stesso Frankenstein di Mary Shelley.

Sembra che si possa individuare tutto un filone mitologico moderno legato a questo genere di meccanismi bizzarri, a volte lugubri, spesso divertenti, che consumano più di quanto rendano: macchine inutili e infeconde.

Sostanzialmente una macchina che produce senso, ma dissipando senso, una macchina che fa i conti con l’aleatorietà e l’entropia...

più chiaro?

:-)

1 commenti a questo articolo

PCC - Coming soon #2 - Una macchina celibe
2013-11-27 04:51:45|di Montre

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