Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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PEO TSA RONA: serata di poesia sudafricana

Trieste, 9 giugno, Parco di San Giovanni, ore 21

Articolo postato martedì 8 giugno 2010


I nostri semi - Peo tsa rona
Serata di poesia sudafricana

Trieste Mercoledì 9 giugno
Ore 21:00
Spazio Villas (Via de Pastrovich, 5)
Parco di San Giovanni
ingresso libero

Luigi Nacci e Christian Sinicco presentano:

Raphael d’Abdon (a cura di), I nostri semi - Peo tsa rona. Poeti sudafricani del post-apartheid (Mangrovie, 2010)

Letture di Natalia Molebatsi

Commento grafico di Luca Gabrielli

Sarà presente l’Autore


*

A lato dei consueti eventi della terza edizione di Oh Poetico Parco... in svolgimento con cadenza mensile all’interno del Parco di San Giovanni a Trieste, l’Associazione Culturale Nadir Pro promuove un incontro con la poetessa e scrittrice Natalia Molebatsi (nata nel 1981 a Tembisa) ed il curatore dell’antologia di autori sudafricani (pubblicata in Italia nel 2010 dalle Edizioni Mangrovie di Roma in volume e dvd) Raphael d’Abdon (nato nel 1974 a Udine), presentati ed introdotti dai poeti e scrittori triestini Luigi Nacci e Christian Sinicco.
Durante la conversazione e le letture verrà proiettato il commento grafico realizzato in presa diretta da Luca Gabrielli (graficaMENTRE).

Cos’hanno in comune un filmmaker eccentrico, un rapper militante, una drammaturga visionaria e una regina rastafariana, e cosa ci fanno riuniti in un unico volume? Molto semplice. Sono alcuni tra i più acclamati rappresentanti dell’oceanico movimento di poeti sudafricani della generazione “post-apartheid”, e ci parlano del loro meraviglioso e controverso paese. In versi, ovviamente. Una generazione di giovani e giovanissimi spoken word artists , wordsmiths, cantastorie e MCs che racconta le storie passate e presenti della propria terra con toni, come suggerisce armando gnisci, “dolci e incazzati”. E la loro parola danza lasciandosi trasportare di volta in volta dal sound dolceamaro del blues, dal ritmo graffiante dell’hip hop o dai suoni ancestrali dei tamburi africani. Questo libro non è solo una raccolta di versi: è un viaggio lungo le strade, i quartieri, i ghetti, le township e i villaggi rurali del “Nuovo Sudafrica”, nei luoghi dove gli incubi del passato, le incertezze del presente e le speranze in futuro migliore si incontrano, si scontrano, si intrecciano, per materializzarsi in poesie, canti e narrative stories che meglio di qualsiasi altro strumento d’indagine, possono far conoscere al lettore italiano il vero volto della “Nazione Arcobaleno” tredici anni dopo il crollo dell’odioso regime razzista dell’apartheid.

Questa antologia dimostra quanto conti la poesia oggi in Sudafrica e come i poeti siano diventati la coscienza della nuova nazione. La poesia è riemersa per riprendersi il posto che le spetta, quale strumento fondamentale di produzione di cultura. Ma ciò che è importante è che i poeti non parlano a vuoto. Ho partecipato a sessioni di poesia alle quali partecipavano migliaia di spettatori paganti entusiasti. (dalla prefazione di Zakes Mda)


Associazione Culturale Nadir Pro
http://nadirpro.wordpress.com/
associazionenadirpro@gmail.com

1 commenti a questo articolo

PEO TSA RONA: serata di poesia sudafricana
2010-10-22 18:57:53|di Maurizio Spagna

TAMBÙ
…anche il più nobile dei tamburi concepisce la natura ma colpo su colpo ci condanniamo
e lasciamo dietro di noi la sopravvivenza-
L’etimo parla di nomi e vari strumenti musicali percossi dal tempo umano;
per altri sarebbe il frutto di due parole arabe “tabul” e “attambur” oppure con un motivo inciso
la parola “tambur” è la chiave sommaria, una chitarra con un lungo manico e con sei corde
di metallo-
Le forme del giorno formano i nostri pensieri prima che il sonno palpiti.
Maurizio Spagna…

Ardore del mio sguardo
È la strada semplice
Di come il silenzio
Intervenga
Intimo e gestuale-

Nei piedi la mia terra
La grazia
Il mio percorso
Negli occhi
Il peso di vedersi…
Uomo alto e forte
In forza-

Il tono umano-

Il più nobile tamburo
Dello sport
Agilità nelle sue mani
E una serie di colpi bassi
Per la storia
Inflitta e sempre in conflitto-
Il più grande di tutti…
Predicatore di sfide
Agli uomini di poca volontà-
Morbo è la sua battaglia
Parkinson è la sua danza
La boxe è nella parola
Muhammad Alì
È cintura che unisce il mondo-

Incroci il tuono
E si purifica
Il mattino
Aliti alla sera
E oscuri il suono
La via è tradita
E tutto diventa
Vita e ostacoli-

Per gli accordi del cuore
Vi è un inizio e una fine…
E sorti genetiche-

©2010 Maurizio Spagna
e il giro del mondo poetico-
www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore creativo,
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-


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