Articolo postato lunedì 8 gennaio 2007
ricevo e assai volentieri pubblico (e aderisco):
Per ALBERTO GRIFI
Antonio Rezza e
Flavia Mastrella invitano a partecipare numerosi allo spettacolo
PITECUS
Roma, giovedì
11 Gennaio 2007, ore 21:30
all’
Alpheus, in via del Commercio 36
[ ingresso 10 euro; non è prevista prevendita: i biglietti possono essere acquistati la sera stessa]
Info 06-5747826 /
www.alpheus.it /
www.rezzamastrella.it
Questa volta, indipendentemente dalla bellezza dello spettacolo, è importante intervenire in modo massiccio. L’intero incasso verrà consegnato ad Alberto Grifi, artista indipendente, che si trova in assai difficili condizioni di salute.
UNA CASA PER GRIFI
Cari amiche e amici,
Alberto Grifi, nato a Roma nel 1938, è unanimemente considerato da critici e studiosi uno dei primi e tra i più importanti autori di cinema sperimentale in Italia. Con alcuni suoi film - come La verifica incerta (1964) o Anna (1972-75) - ha scritto delle pagine fondamentali del nostro cinema, conosciute ed apprezzate anche all’estero.
Ha perseguito con coerenza un’idea di cinema indipendente in opposizione al cinema-spettacolo, portando avanti un continuo lavoro di disvelamento e destrutturazione dei linguaggi e dell’apparato produttivo dello spettacolo, rifiutandosi a qualsiasi compromesso. In gioventù ha frequentato Zavattini, facendo suo l’invito rivolto dal grande vecchio di Luzzara ai giovani cineasti (ma ben pochi l’hanno ascoltato) a non perdere tempo per cambiare il cinema ma ad impegnarsi a cambiare la vita perché da là che sarebbe venuto un cinema veramente nuovo. Ha attraversato la neoavanguardia degli anni Sessanta condividendone ispirazioni, richiami e spinte sperimentali. Tra i primi in Italia a passare dalla pellicola al videotape all’inizio degli anni Settanta, Grifi l’ha utilizzato anche per documentare i conflitti, le forme di aggregazione e il modo di essere e di esprimersi di un’intera generazione. Il suo archivio personale - che andrebbe anche restaurato e preservato - è quindi una risorsa non solo per conoscere il suo lavoro ma per riportare alla luce la ricchezza culturale e umana di un decennio dimenticato.
Durante questi ultimi 10 anni le sue condizioni di vita sono tragicamente peggiorate. Dall’anno 2000 è senza casa, sfrattato da un appartamento nel quale viveva con una anziana zia nel quartiere Prati a Roma. Sopravvive in precarie condizioni economiche ospite presso amici in varie città italiane. Se ciò non bastasse, recentemente gli è stata diagnosticata una malattia che rende ogni ospitalità problematica e rende difficile il proseguimento dell’attività lavorativa. Necessita di un monitoraggio continuo e di frequenti ricoveri ospedalieri. Il bisogno di un alloggio è urgente e improcrastinabile.
> PITECUS _ per Alberto Grifi
2007-01-08 13:31:00|
E’ una vergogna che un grande come Alberto Grifi venga abbandonato in questo modo dalla sua nazione.
Quest’anno a Perugia avevo partecipato ad una sua mostra fotografica (di autoritratti, lettere sul fiume e carni bovine, già post-umane): una mostra sorprendente. Sapevo avesse problemi economici ma non credevo si trovasse in queste condizioni. Sono molto triste. Complimenti ad Antonio Rezza (che per quanto ha a cuore Alberto Grifi, era presente anche alla mostra perugina) e Flavia Mastrella per l’iniziativa.
Davide