Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Andrea Cortellessa e Angelo Ferracuti presentano il libro di
Luigi Di Ruscio
Poesie Operaie
sarà presente l’autore
Roma, venerdì 20 aprile 2007 ore 17.30
Casa delle Letterature - Piazza dell’Orologio, 3
Luigi Di Ruscio
Poesie operaie
Prefazione di Angelo Ferracuti
Postfazione di Massimo Raffaeli
La poesia di Luigi Di Ruscio è insieme biografia individuale e biografia di gruppo. Il linguaggio è il risultato di una sovrapposizione intenzionale degli aspetti risentiti del parlato, del gergo dialettale e delle strutture della lingua colta e letteraria. Un poeta “epico” – come lo ha definito Massimo Raffaeli – radicato in una condizione di classe e vincolato con la sua parola a una dimensione comunitaria. Un autore indipendente, fuori dai canoni e dai gruppi, lontano dalla letteratura chiusa e ripiegata su se stessa, che si imbatte e si scontra continuamente con la Storia.
La storia letteraria di Luigi Di Ruscio è lunga e inizia nei primi anni ’50, quando pubblica la sua prima raccolta di versi Non possiamo abituarci a morire, con prefazione di Franco Fortini. La seconda raccolta, che è del 1966, Le streghe s’arrotano le dentiere, la presenta Salvatore Quasimodo. In quegli stessi anni le sue poesie sono accolte nelle più importanti antologie dell’epoca, tra cui proprio Poesia italiana del dopoguerra di Quasimodo.
Poesie Operaie, questa nuova raccolta pubblicata dalla casa editrice della Cgil, attinge all’esperienza operaia, fondamentale per la vita e la scrittura di Di Ruscio, e riporta in libreria un autore fondamentale del Novecento che ha operato una rottura radicale delle forme poetiche canoniche attraverso quello che Angelo Ferracuti ha definito «un magma complesso di rimandi e associazioni verbali». I versi di Di Ruscio rilanciano, con grande forza espressiva, la lotta contro il Potere in tutte le sue molteplici forme, quella animale innanzitutto ma anche quella del capitalismo, vecchio e nuovo.
«… che Di Ruscio fosse venuto al mondo nella povertà del vicolo Borgia, a Fermo, che fosse un autodidatta, un muratore disoccupato e poi un militante di base nel Pci di Palmiro Togliatti, che infine fosse emigrato nel ’57 a Oslo per acquisire lo status per lui definitivo di operaio metalmeccanico nella fabbrica fordista (e nel cosiddetto paradiso socialdemocratico), tutto ciò era senz’altro la materia prima, peraltro mai abiurata, della propria condizione personale ma non bastava affatto né basta oggi a spiegare, tanto meno ad esaurire, lo spessore della sua voce poetica, il ritmo e il tono inimitabile della sua pronuncia. La quale è una splendida eccezione, una assoluta singolarità, nel panorama della poesia italiana del secondo Novecento. Non un poeta-operaio come pure e sbrigativamente si è detto tante volte, quasi si trattasse di sommare il sostantivo all’aggettivo, o viceversa, ma un poeta capace di introiettare/metabolizzare/rielaborare la condizione operaia alla stregua della condizione umana tout court. La marginalità, il lavoro in fabbrica, un orizzonte politico che il dopoguerra presto richiude, qui in Italia come altrove, ne sono insieme i fondali e i referenti…» dalla postfazione di Massimo Raffaeli
Per colazione hanno acqua e pane / bevono molta acqua /
a saliva che hanno devono sputarla sulle mani / perché
il martello non scivoli / a mezzogiorno mettono nel brodo
d’erbe / il solito pane nero / al coprirsi del sole se io sono
pieno di malinconia / per loro è bello tornarsene a casa
ridendo / sedersi in famiglia giocare con i figli /
dopo dieci ore di lavoro sulle pietre / per quel poco pane
e perché la moglie / continui a fare per ultimo il piatto /
perché a nessuno manchi la parte
Collana Arte e lavoro
Formato 17 x 24
Pagine 115
Prezzo 10,00
Codice ISBN 978-88-230-1190-8
Codice arg. 56
Uscita Aprile 2007
2 commenti a questo articolo
POESIE OPERAIE di Luigi Di Ruscio
2007-04-19 09:24:51|di Luigi
COMUNICATO INESATTO:
il 20 aprile si presenta anche 15 EPIGRAFI CON DEDICA di Di Ruscio, nella collana de "i libretti verdi".
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POESIE OPERAIE di Luigi Di Ruscio
2007-04-21 00:24:45|
come è andata la presentazione?