Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
A cura e con un saggio di Cecilia Bello Minciacchi.
Antologia multimediale in dvd a cura di Daniela Rossi, con la partecipazione straordinaria di Paolo Fresu. Saggio introduttivo di Niva Lorenzini.
Dopo Vittorio Reta e Corrado Costa, fuoriformato prosegue la sua “restituzione” dei poeti di una generazione perduta, quella che non attraversò indenne il versante tra anni Settanta e Ottanta. Patrizia Vicinelli ne fu l’anima più combattiva e autodistruttiva: un vero kamikaze dell’esperienza – tossicodipendenza, carcere, lunghi anni di latitanza, «miraggi pieni di luce», tragica morte per aids – prima che della scrittura. E infatti gran parte del suo lascito, prima che nei pochi testi giunti alle stampe, consiste nell’incredibile presenza scenica di questa performer definitiva. Verbigeratrice vulnerante, Patrizia Vicinelli era in primo luogo un’icona corporale. Cecilia Bello Minciacchi ne ha ricostruito lo svolgimento tormentato e tumultuoso, rinvenendo una quantità di testi inediti e dispersi (fra i quali il devastante “romanzo” Messmer e una scelta di saggi) nonché ricostruendo il tortuoso svolgimento della pièce de résistance «epica», Non sempre ricordano, atroce psicomachia sull’esistere e il ricordare nel quale Vicinelli si rappresenta, quasi vindice erinni tarantiniana avanti lettera, come «samuray» con la «splendente fiammeggiante / scimitarra alla mano».
dal sito Le Lettere
Patrizia Vicinelli
2009-07-23 00:13:19|di molesini
si, grand bela proposta, verbigeratrice vulnerante ch’era