Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
In due parole
di Franco Beltrametti
“Il metodo
che consiste nel non
seguire alcun
metodo è
il metodo”. (1) cfr. Shitao
Poesia diretta:
direttamente vengono
mostrati i
sistemi di
trasmettere la poesia. Il
concetto e
la pratica
si sono
estesi. Contano
annessi e
connessi. L’
immagine dell’
arco cancellato
immaginariamente VIVE
in neon.
Non tutti
frequentano la
poesia. Bene
o male
tutti decifrano
le fotografie.
Scattate dall’
85 al
92 scartano
ogni improbabile
inventario. puntano
sulle coerenze
interne. Sull’
utopia possibile.
Come “ Le
nostre ombre
nella luce
elettrica”. (2) Una –cfr Tom Raworth
fine può
trasformarsi in
inizio, può
generare tutti
gli inizi.
Certo è
materiale già
vecchio perché
stiamo già
sognando altro
facendo altro
di sconfinamento
in contaminazione
senza limite
disciplinare “poesia
è qualcosa in cui
puoi credere” 3) cfr. Robert Filliou e Emmett Williams
nell’offrirsi
si spreca:
paradigmatico il poeta trickster:
sopravvivenza delle
differenze fuori
dal (contro
il) dominio
della forma-merce.
Contro la
fossilizzazione e
l’appiattimento
per l’
inaspettato e
l’imprevedibile,
la ricerca
paziente è
un’avventura
aperta e
tuttavia segreta.
“Lancio fittissimo
di oltre
quattromila torte dopodiché nessuno
possa più
sognarsi di
lanciare una
sola torta
in un film”. (4) cfr. Stan Laurel
Sicuro
prima che
eventuale spettacolo
“la poesia
è un
luogo” (5) cfr. Milli Graffi
di incontro e
scontro. “dice
quel che
dice dicendolo”. (6) cfr. Jacques Roubaud
natura morta
per pianoforte
preparato con
montagne dio
parole o
frutta o
lampadine o
parole o
gambe all’
aria. “Dirò
soltanto che
c’è
eterna rinascita”. (7) cfr. John Cage
Possono capitare
incontri elettivi.
Ci si
può rompere
le ossa.
Una stampella
diventa antenna.
“Poesia totale”, (8) cfr. Sdraiano Spatola
oltre le
dicotomie tra
vita e
arte, nasce
come spartito:
poesia diretta
ne è
l’esecuzione
sempre diversa.
S’intravvedono
altre zone.
Le direzioni
si combinano
si scombinano.
Lo sciamano
resta sempre
elementare. “Lo
splendore metafisico
che si deve (verbo)
nel poema” (9) cfr. Julien Blaine
resta abbagliante.
Attenzione: niente
va dato per scontato.
Sfuggita alla
pagina vi
torna per
sovvertirla. Può
fulminare con
un fallico
sberleffo. Frasi
spezzate o
frasi fatte
vivisezionate. Dal
“lasciami perdere”
al “lascialo
stare” al
“si sa
quel che
si lascia
ma non
quel che
si trova” (10) cfr. Nanni Balestrini
il vortice
tenero e
violento di
“Non sempre
ricordano” (11) dove –cfr. Patrizia Vicinelli
“delle migliaia
di ore
si condensano
in secondi”. (12) cfr. Juan Hidalgo.
Basta un
lampo. Anche
la soglia
soggettiva di
attenzione è
oggettivamente breve.
batte e
ribatte “maman
maman maman
je t’aime
je t’aime
je t’aime (13) cfr. Arnaud Labelle- Rojoux
perché oltre
i lignaggi
sia dati che scelti
la poesia
è orfana.
La musa
scorticata si
collauda e
mette a
fuoco il
progresso nell
regresso. Si
gioca d’
azzardo. Si
gioca alla
divinazione, “verso
che foce
va la
parola fiume
verso che
voce”. (14) Impossibile – cfr. Corrado Costa
tracciare confini.
Pronunciato il
testo si rinnova. Conferma
l’urgenza.
Precisa la
propria immediatezza:
spessore proiettato,
intensità vissuta. Intenzionale e
non intenzionale
fluiscono con
il fluire
del fluire.
Gli indizi
sono ben
marcati. Perché
non ripetere?
Perché non
variare? Esiste
il caso
come esiste
la possibilità
o impossibilità
di ogni
sua manipolazione.
“Impossibile sapere
cosa è
la poesia” (15) cfr. Franco Beltrametti
Tribù dove
senti – vedi
quel che
vedi- senti.
Puntuale il
“saggio fotografico
d’autore”. (16) cfr. Giovanni Anceschi
Il giorno
dopo prima
di ripartire
“la stanza
è troppo
piccola. Un
camion andrebbe
meglio” (17) L’ – cfr. James Koller
inventare continua
ad inventarsi
(ottobre 1988
luglio 1990
aprile 1992)
Postfazione di Julien Blaine:
vous vous connaissez tous et personne ne vous connait
vous vous connaissez tous et personne ne vous connait
1!
1!
tratto dal volume Poesia diretta di Antonio Ria,
testi di Franco Beltrametti, fotografie di Antonio Ria,
postfazione di Julien Blaine
1992 Nuove edizioni Gabriele Mazzotta
Foro Buonaparte 52 -20121 Milano,
immagine Franco Beltrametti, Julien Blaine,
Galleria Avida Dollars,
Milano 1992,
Commenta questo articolo