Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
“Il teatro rappresenta il modello assoluto di ogni forma di poesia orale”
Paul Zumthor, La presenza della voce, Il Mulino, pag. 63.
Il destino della poesia è la voce. E la voce è, della poesia, il suo limite e la sua necessità.
20 commenti a questo articolo
Poesia orale
2007-05-31 20:28:44|di luigi
concordo con nevio, non ci sono pareti divisorie: "è senz’altro sterile concepire l’oralità in maniera negativa, rilevandone i tratti in contrasto con la scrittura" (paul zumthor, la presenza della voce, il mulino, 1984, p. 25).
Poesia orale
2007-05-31 19:21:20|
Ma concordo anch’io con Silvia. Non era mia intenzione stilare classifiche o pareti divisorie tra lo “scritto” e la “voce”. Anche perché: a) la voce è il “limite” della poesia, nel senso che nella lettura ad alta voce si depotenziano fortemente “le procedure di artifizi stranianti, che in un testo scritto cospirano a far prevalere la funzione poetica del linguaggio su quelle referenziali, emotive, conative o altre” (F. Fortini); b) la voce è anche una “necessità”, e proprio perché la propensione a farsi ascoltare è propria di tutta la poesia. In ogni caso, il mio “bersaglio” non era tanto la contrapposizione tra i due momenti (che semmai la fanno i detrattori della performance). Il video va messo in relazione con il file pdf allegato, il quale riguarda la “voce recitante”, che è il punto di partenza – per me, ovvio – di ogni idea sensata di poesia “performativa” (in questo senso andava la citazione di Zumthor). And stop.
nevious
Poesia orale
2007-05-31 02:13:17|di silvia
Non so...io dico che sono cose diverse, comunque interessanti, e che non mi fate scegliere.
Non so se il destino della poesia è la voce. Una voce è partenza, forse anche arrivo di qualcosa.
L’aprirsi di mille possibilità ma, attenzione, ogni apertura lascia dietro a sé mille incognite irriconducibili.
Come faccio a dire che il cinema è un’evoluzione della fotografia? Il cinema è mille cose, appunto, che implicano tutti i limiti che un linguaggio "largo" richiede. La fotografia si svolge in quel solo momento, o in elaborazioni successive che di quel solo momento renderanno conto, è lì che coglie quello che può, ed in quel limite sta la sua forza.
Io penso che la parola scritta possa rimanere lì, nel suo indeterminato lettore che la misura a sé nel silenzio.
E che se se ne va altrove, diventando teatro e, vediamo con Stratos, musica e verso, venga catapultata in altro oltre, talvolta sintonica e talvolta straniata, con la completa possibilità di diventare tutt’altro (qui penso a cose eccellenti e superiori al testo stesso, o riconducibili, orientate, a questo MA anche a certe magistrali letture delle liste della spesa).
Poesia orale
2007-05-29 17:14:06|
Voce e poesia stanno in rapporto da sempre. La voce comunica se stessa alla poesia, e viceversa. Esiste una scrittura poetica che non abbia dentro di sé l’orale? E può esistere l’oralità senza scrittura? Separare i due ambiti è non avere compreso la poesia.
L’intervista di cui parla Luigi (e lo stesso brano su Artaud) è tratta dal documentario “Cantare la voce”, dedicato a Demetrio Stratos (scaricabile dal “mulo”).
nevious
Poesia orale
2007-05-29 15:23:36|di iole toini
"Il destino della poesia è la voce."
sono assolutamente d’accordo.
la poesia trova nella voce la sua precisissima apertura.
nel suono vocale i versi prendono vita, si spalancano in efflorescenza dando forma al movimento.
come se la parola scritta si prolungasse diventando forma suono gesto.
Poesia orale
2007-05-29 09:46:50|di luigi
ps:
su http://www.codicenuragico.com/ consiglio di guardare e ascoltare l’intervista di Stratos sulla voce
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Poesia orale
2007-06-01 09:38:21|di lorenzo
vedo che zumthor va un sacco di moda. chi mi racconta qualcosa su di lui (bio)?
lorenzo