Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Andreas Ammer è quello che potremmo definire un poeta radiofonico. E’ un costruttore di opere per l’ascolto basate sull’impiego esatto del montaggio. Non più, quindi, produzione in prima persona di suoni o testi, ma un agire che fa del montaggio il metodo principale, estraendo frammenti dai loro contesti originari per collegarli fra loro con l’intento di creare qualcosa di nuovo, dotando i singoli lacerti di un’altra vita. Ogni fonte sonora è usata da Ammer come “frammento testuale”, è manipolata e fatta interagire con altre fonti sino a realizzare qualcosa di non previsto. All’apparenza parrebbe una delle tante operazioni oggi tanto di moda, dove un disk jockey mette insieme pezzi altrui per animare la platea. In realtà, il lavoro sul senso è tale da distanziarsi nettamente da quei prodotti solo estetici e attivanti una percezione ambigua, o solo ritmica o basata sul riconoscimento e il godimento di ciò che è già conosciuto. Niente ri-uso postmodernista delle macerie, dunque; c’è, nel lavoro di Ammer, non tanto una “narrazione” o un invito alla riflessione, quanto piuttosto uno stare sul presente con atteggiamento critico. I suoi complessi, e contorti, labirinti sonori destabilizzano. Ammer non disdegna di collaborare con musicisti veri e propri, in particolare con uno dei membri degli Einsturzende Neubauten, FM Einheit, con cui ha realizzato diverse pièce radiofoniche pregevolissime, in particolare Marx-Engels Werke, basato, come si evince dal titolo, dalle opere di Marx e di Engels, e Radio Inferno, sull’opera dantesca. Voci, parole, suoni, rumori. I poemi radiofonici di Ammer esulano dal semplice trasmettere ad incastro; sono qualcosa che non può essere rinchiuso nella consueta dimensione della radio: sono un vero e proprio progetto di percezione altra, dove l’inferno linguistico e l’ammasso infuocato proposto suggeriscono una aprirsi della coscienza. Una radiofonia che si allontana dal linguaggio disciplinato che assorbe ogni sistema sonoro. Altra cosa che risalta all’ascolto è la non convenzionalità nell’uso delle voci recitanti. Certo il ricorrere, praticamente in ogni sua operazione, alla bravura di Phil Minton, agevola; e difatti Minton è capace di passare tranquillamente dal canto alla recitazione, sempre traendo dai suoni delle parole il massimo possibile in quanto ad espressività. La lingua è modellata al di là dei significati, per quanto questi non scompaiano affatto, anzi vengono rafforzati dalla loro disposizione secondo parametri musicali. L’ascolto è potente, intrigante. Un contorto labirinto propositivo di un modo diverso di “ascoltare”, non rassicurante, ma teso, impegnativo.
Opere di Andreas Ammer da ascoltare su ubuweb:
Ammer & Console - Bugs & Beats & Beasts (1999)
Ammer & Console - The Official Olympic Bootleg (2000)
Ammer & Console - Heimat & Technik Das Heidegger-Bootleg (2000)
RADIO POETRY
2008-03-06 21:15:34|di maria
grazie, nevio