Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Su Catasto ed altra specie di Antonella Pizzo, FaraEditore, 2006
1.
Il libro si organizza come per frammentazione o gemmazione da un testo originario che sembra raccoglierlo come una sorte di monade da cui per svolgimento il resto si precisa e nasce. La memoria è fatta di documenti, precisi, netti, catalogabili, collocabili, eppure la memoria svapora non appena si fa strada il sospetto che ci sia stato dell’altro, che c’è comunque dell’altro, sempre. E a nulla vale inventariare la superficie delle cose, quando le cose non sono esse stesse superficiali, dotate come sono di profondità, aggrovigliate nel profondo.
2.
Nella poesia di apertura in sentenza si anticipa lo svolgimento successivo e minuzioso. Non c’è patema ma disinvolta registrazione. Almeno in apparenza, dal momento che la prosastica leggerezza dell’avvio ben presto scivola nell’indeterminato e nell’allusione più scura.
Tutto comincia dalla banalità del male, da una svista, da burocratico errore, ma poi è già ‘ingiustizia cieca’, è già ‘urlo nella nebbia’, è giù ‘il fosso oltre misura’.
3.
Registrare, collocare, dividere, sistemare. Sbagliare, correggere… Come se davvero le cose una volta ‘accatastate’ s’acquietassero in un senso, pacificate.
E invece no: non i girasoli di Van Gogh ma carciofi e cavolfiori. Il sogno dell’arte come il sogno della vita non è ancora arte non è ancora vita. Anzi, tutto il contrario: quest’arte, come la vita, comincia dall’accettazione ‘fogli arrotolati e carte/ come i pensieri in testa’ (pag24).
4.
La diminuzione, la desublimazione, l’utilizzo fino all’esaurimento della metafora-catasto come abbassamento della più aulica metafora-libro ed ecco che il tempo si àncora: ‘Il mio tempo è di ventiquattro righe/una per ogni ora del giorno’. E questo diventa lucido ma non spietato sguardo sui meccanismi di una storia anche famigliare:‘non è per mancanza di rispetto/ ma è il meccanismo che non fa per me’ (pag.31).
5.
Più lieve è il dettato, più essenziale e scarno, più diretto e necessario, più la lingua risponde alla chiamata. E’ un’esistenza che si racconta attraverso un espediente che organizza e che dice lasciando intatto il mistero, il senso e il non senso, secondo la responsabilità degli anni e della vita vissuta. Ed è accettazione umile e dunque vera che dopo un po’ che risuona, a chi legge, nell’universale rimbalza: ‘Ti prego la mattina non parlare/ che mi cancelli i pensieri/ne ho uno sottile e chiaro/ come filo di seta dipanato/ lucido e serico/ lampante e incontestabile/ che m’attraversa la mente: il principio è legato alla fine’ (pag.37).
Biagio Cepollaro
http://www.cepollaro.splinder.com/
***
Il progetto EnnE finalmente riprende la sua attività al nuovo indirizzo
il nuovo portale è suddiviso in varie rubriche e possiede un archivio con
tutto il materiale che di volta in volta viene pubblicato.
In questo nuovo corso, però, ci troviamo a dover venire meno ad una delle promesse fatte in passato, ossia alla possibilità di aiutare coloro i quali volessero partecipare al progetto con proprie opere ma che hanno difficoltà a registrare in formato audio il loro materiale.
Infatti, fino ad ora non siamo stati in grado di assemblare un gruppo stabile di attori disposti a partecipare con costanza al nostro sito.
Ci troviamo, quindi, nella condizione di poter accettare solo opere in
formato audio e non word.
al di là di questa nostra momentanea mancanza, vi chiediamo comunque di partecipare al progetto, anche perché, come potrete vedere, abbiamo impostato il tutto in modo tale da dar maggiore risalto ad ogni singolo autore, grazie a pagine personali corredate di foto e note biografiche.
Inoltre rivolgiamo un appello specifico a narratori e saggisti, ossia a
quegli scrittori che fino ad ora si sono fatti sentire meno, invitandoli ad
inviare loro opere.
Sperando che il nuovo corso di EnnE veda la vostra attiva partecipazione
auguriamo a tutti voi buon lavoro
Daniele De Angelis e Andrea Tosti
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