Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Simone è scomparso giovedì scorso.
Vogliamo ricordarlo con una recensione di Giovanni Tuzet apparsa nel nostro blog lo scorso anno.
***
MADE IN ITALY
di Giovanni Tuzet
Allupata, brutale, misera e breve è la vita descritta in Made in Italy, seconda raccolta di Simone Cattaneo. Il suo sguardo non è cinico: è metallico, ha una freddezza potente, forse una lacrima nascosta per un mondo che non può descrivere perché non c’è.
Sono poesie dai versi lunghi, con un linguaggio ben poco letterario e dai finali fulminanti. Un esempio per tutti.
La madre di un mio compagno delle scuole medie
mi ha bloccato in una strada del vecchio quartiere
dicendomi che suo figlio era morto.
Non si è sbilanciata più di tanto e mi ha invitato al funerale.
Mi è parso buona educazione accettare.
Una settimana dopo mi ha fermato sotto casa e con aria decisa
mi ha confidato che calzo lo stesso numero di piede del suo povero figlio,
così mi ha regalato due paia di scarpe e un giubbotto giallo.
Qualche sera fa sono finito in un bar di Milano e
ho abbordato una ragazza sudamericana molto sensibile
al mio nuovo giubbotto canarino. Ho stretto gli occhi
e le ho sussurrato che per i particolari non bado mai a spese.
Sono poesie di illusi, balordi, prostitute, ladri e criminali allevati fra telepromozioni e modelle in copertina. Niente e nessuno si salva: non l’effimero del mondo luccicante, né l’effimero della povertà e della sua miseria morale.
Hanno infilato il cane in una pentola bollente
alla povera Rosaria Ceriani detta Sarina in arte Zaira – moglie
di uno che contava – così mi diceva sempre,
raccolta su una ringhiera falcata di ghisa,
ogni volta che mi incontrava.
Per questo ha girato l’occhio e se ne è andata,
hanno ucciso l’unico essere vivente a cui non l’aveva ancora data.
Si è impiccata giù alla caldaia con un guinzaglio di cuoio
fra gli avanzi di un frigorifero e un divano rotto.
I ragazzi sono scesi a vederla per l’ultima volta e
l’hanno salutata a modo loro: pacche, calci, sputi e qualche
coro di scherno. Tutto questo entusiasmo è svanito in meno di cinque minuti.
C’è bisogno di poesia come questa. Che ci scaraventi fuori dal dorato mondo delle piccole confessioni sentimentali e dalle sapute evoluzioni stilistiche. Che ci faccia conoscere apertamente tutto lo squallido che si annida nei nostri mondi e nella nostra inerte sopravvivenza.
Cattaneo non giudica quello che descrive: si limita a rappresentarlo, ce lo mette davanti agli occhi, con enorme efficacia, che ognuno rifletta sul mondo in cui vive e ne tiri le conseguenze.
Simone Cattaneo, Made in Italy, Atelier, Borgomanero, 2008.
13 commenti a questo articolo
SIMONE CATTANEO: Made in Italy
2008-06-26 15:20:16|
ricevuto contatto.
Grazie!!!!!!
fabiano alborghetti
SIMONE CATTANEO: Made in Italy
2008-06-25 18:39:40|
come faccio a contattare Simone ?
Qualcuno ha un suo recapito mail?
grazie
Fabiano Alborghetti
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SIMONE CATTANEO: Made in Italy
2008-06-26 17:11:48|di Luca Ariano
E’ distrubuito nelle librerie? Mi interessava leggerlo...
Grazie!
Un caro saluto