Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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SOOKEE: muscolosa, mostruosa e monumentale

(poesia straniera - numero XIX)

Articolo postato giovedì 8 gennaio 2009
da Luigi Nacci

Sookee è nata nel 1984 a Mecklenburg-Vorpommern (Germania). Vive a Berlino dal 1986. E’ laureata in Linguistica e Studi di genere. E’ stata scritturata dall’etichetta tedesca “Springstoff”, per la quale ha realizzato nel 2006 il suo primo album rap: Kopf, Herz, Arsch (Cuore, Testa, Culo). Nella scena hip-hop è anche conosciuta con lo pseudonimo di "Quing" ("né regina né re, e allo stesso tempo regina e re"). Oltre alla carriera musicale, partecipa spesso a poetry slam, sia in Germania che all’estero.

www.sookee.de
www.myspace.com/sookeeberlin


Un video tratto dal suo primo album: Kopf, Herz, Arsch (Testa, Cuore, Culo)




*

La puttana al porto

E non appena abbandona la passerella
Stanco e spossato
L’ondeggiare delle onde a frequenza cardiaca
L’ampiezza delle onde nell’angoscia dell’intimo
Cerca di nuovo l’esaurimento
Tra le cosce di lei
Lei lo vede emergere dalla darsena
Terra ferma sotto i piedi, per la prima volta dopo mesi
Che cerca nell’uniforme bersagliata i resti della paga
Nell’altra mano una bottiglia di grappa

Le sta di fronte, maleodorante
L’afferra tirandola verso di sé
Lei gli assesta uno schiaffo, il suo capo ondeggia a destra e sinistra
Se non si ricorda più le regole
Lei si volta, avanza verso casa, sale le scale
Lui si trascina dietro di lei, inciampa sulla sua stessa inerzia
Lei si siede sul letto, slaccia gli occhielli dai ganci del vestito
Lui all’improvviso la spinge all’indietro e si stende su di lei
Pensieri pazzi trasudano dalla sua mente, concentrato e carico
Prende il largo

Sono pochi minuti, che assicurano un pasto ai figli della puttana
Lei pensa con tristezza che non ha patria
Nessuna vicinanza, nessuna lontananza, nessuna illusione, un pugnale sotto il cuscino
Un incontro, che ruba e dà energia
Un rituale di atti meccanici, ogni movimento tanto impacciato quanto rodato
Lui ha il sale del mare nei pori della pelle
Lei ha il sale del disprezzo nelle ferite dell’anima
Lui canterà le gesta eroiche di suo fratello
Lei canterà per accorgersi di se stessa
Mondi, che si incontrano, che si escludono

Ma nonostante il modo fiabesco e intimo con cui si materializzano queste scene
Nonostante l’acutezza con la quale la vista di lei è attratta nel centro
L’empatia con la quale lo sguardo è desiderato sul suo processo:
Lei non affiora nelle storie del mare - lei non
Le storie di marinai non verranno raccontate dalle donne, di queste conquiste
Si gloriano gli uomini di mare
Le cui voci risuonano nei canti shanty
Non hanno la prova che la sua presenza a bordo porti sciagura
Non tradirebbero una leggenda piena di ambivalenze e false credenze
I miti sulle sirene, seduttrici portatrici di sventura, che come demoni egoiste
Non si curano della volontà dell’uomo forte
Queste saghe su incantevoli sirene che possono essere liberate
Solo grazie all’amore di un uomo
Nemmeno il “What shall we do with the drunken sailor” è opera loro, per quanto
Possa sembrare ovvio, almeno altro non sappiamo
Loro prestano soltanto i loro nomi alle navi e le loro sembianze alle polene
Puttane anonime che accolgono in porto l’equipaggio
Leggere ragazze illuminate sulle lanterne del ponte
Romanzate donne di piacere, che in lontananza sembrano àncore
Che si lavano tra un marinaio e l’altro
Che provano dolore per sogni mai realizzati
Sono loro che incassano la delusione per obiettivi mai raggiunti
Loro che passano sotto silenzio, come gruppo in cui l’una sostiene l’altra
Loro i luoghi secolari del restare e del ritornare

*

Celebrazione del potere della parola

Ascolta:
Qual è il senso di queste storielle senza valore e di quei giochetti di parole, dei vuoti
Aneddotucoli senza effetto e delle frasettine prive d’impatto?
Per me il diminutivo non è abbastanza efficace, non voglio una lingua così
così dolce e leggera e superficiale

La lingua dovrebbe essere un’amazzone di granito, che nobilita l’insignificante astuccio di parole
per affermazioni troppo ovvie e materiali
Dovrebbe essere piena di forza, erculea, incedere maestosa e violenta
Imponente e sollevare i concetti più fragili
Muscolosa, mostruosa e monumentale
Incutermi paura e suscitarmi timore
Intensa e realizzante lasciarmi senza parole,
Lasciarmi umilmente
Insegnarmi il rispetto, spezzarmi il cuore,
Segnare il mio destino, perché lei è padrona del tempo
Dovrebbe essere smisurata, colossale
Una lottatrice potente e risoluta
Per mordere e percuotere le ingiustizie
E dovrebbe essere potente come un dio
E quando abbasso il tono, dovrebbe avventarsi su di me, ricordarmi coi suoi lividi blu
che posso fare di meglio
Non dovrebbe lasciare cose non dette e sollevare domande alle quali non saprò mai
rispondere
Dovrebbe insinuarsi in ogni mio poro e lasciarmi trasudare idee auree
Pervadermi, imperversare nei miei capillari
Inalberarsi imponente di fronte a me, folgorarmi smisuratamente
Dovrebbe gettarmi in conflitti di coscienza
Farmi rimuginare, portarmi a riflettere fino alla fine

E se mi scanserò, dovrà infliggermi delle frecciatine di contenuto che crivellino la mia mente con uncini, fino a farmi comprendere i miei pensieri,
i temi sui quali scrivere
Dovrebbe possedere una così grande profondità, da farmi sentire risucchiato dalla Terra
E far oscillare i sottotesti, che sono colmati alla meglio
di un pathos pesantissimo
Voglio che mi affronti così gigantesca, che mi asporti varie volte
la lingua e mi amputi le mani per evitarmi di non renderle
giustizia
Dovrebbe essere così gigantesca da non permettere alcuna pietà per i discorsi insensati
E voglio stupirmi e ammirarla, fino a non poter più dire nient’altro che oh, ah
Il mio lessico a cinque cifre ridotto a due vocali
Dovrebbe essere solida e stabile, condensare senza lacune
Dovrebbe nutrirmi di bocconi che non posso digerire
E quando poi sto soffocando, negarmi l’ultimo bacio
sul letto di morte
Ma scaraventarmi in aria
Il suo completo corpus deve incrociarsi da dietro davanti al mio petto e con forza
costringermi a vivere
Dovrebbe impedirmi di parlare ed entrare in dialogo con me stessa
Rendermi coraggiosa, strumentalizzarmi
Dovrebbe guidarmi attraverso il suo sistema e condurmi attraverso le strutture
Ed io voglio essere profondamente impressionata dalle sue catene fonetiche, vincere la grammatica
e dondolare come eco infinite nei miei ricordi
Davanti ai suoi morfemi, che fanno apparire unidimensionale e senza fantasia ogni
metamorfosi
Dalle sue strutture sintattiche, che mi avviluppano come labirinti e nei quali
mi raccapezzo tuttavia poco prima di disperami
Dalle sue lettere, che mi ipnotizzano con i loro sfondi bianchi fino a che
L’alfabeto si imprime sulla mia pelle come un almanacco quotidiano e onnipresente
La parola sulla schiena, la parola nel cuore
Dovrebbe insinuarsi dentro di me e crescere nel mio intimo
Si dovrebbe raccogliere dentro di me, togliersi il cappello, stimolarmi pulsando
Congedarsi da me con un sorriso al centro linguistico
Deve fecondarmi
Poiché voglio figli dalla Lingua
Voglio avere dei figli da lei
Delle piccole e graziose creature testuali
Magari ogni giorno, a mo’ di libri, riempiti di dischi fissi
E non voglio nessuna mancia, nessun compenso
Voglio scrivere e che lei mi offra una casa, per sentirmi a casa, una patria
un’isola, sulla quale lavorare assieme
Voglio prostrarmi davanti all’originalità delle sue locuzioni
Voglio che il mio respiro si fermi di fronte alla precisione dei suoi finali
Voglio rabbrividire davanti alla vastità delle sue metafore
Voglio essere motivata dalle stanze del suo tesoro lessicale
Dovrebbe essere la mia regina, la mia imperatrice
Voglio servirla, essere produttiva come piace a lei
Dovrebbe sfruttarmi ed essere fiera di me
Non lasciarmi mai più, colmarmi di senso fino a scoppiare
Con i suoi toni assordanti paralizzarmi come un veleno iniettato
Nell’animo


**

(traduzioni dal tedesco di Michela Zanotti; si tratta dei due testi portati da Sookee a The Big Boat Poetry Slam, all’interno della terza edizione del Festival Absolute Poetry)

**

post precedenti:
I - János Pilinszky (Ungheria)
II - Viktor Kubati (Albania)
III - Slavko Mihalić (Croazia)
IV - Mircea Dinescu (Romania)
V - Rade Šerbedžija (Croazia)
VI - Alfred Lichtenstein (Germania)
VII - Marcello Potocco (Slovenia)
VIII - Stanka Hrastelj (Slovenia)
IX - Pablo García Casado (Spagna)
X - Gonzalo Escarpa (Spagna)
XI - Juan Carlos Abril (Spagna)
XII - Ana Brnardić (Croazia)
XIII - Natalia Menéndez (Spagna)
XIV - Alberto Santamaría (Spagna)
XV - Arben Dedja (Albania)
XVI - Yolanda Castaño (Spagna)
XVII - Laureline Kuntz (Francia)
XVIII - Matjaž Pikalo (Slovenia)

5 commenti a questo articolo

SOOKEE: muscolosa, mostruosa e monumentale
2009-01-09 22:47:23|di maria v

lorenzo non so perché bisogna argomentare ogni sputazza, ho detto "video bestiale" appunto perché mi riferivo a quel testo (che non c’è), che non capisco perché non parlo tedesco, se non che sia una sorta di manifesto-dichiarazione che Sookee è Quing, mi piace lei, la sua interpretazione, la musica, il ritmo, la sua aggressività e mi è venuto spontaneo, diciamo pure duro, che te devo di’? è grossa assai
:-)


SOOKEE: muscolosa, mostruosa e monumentale
2009-01-09 12:35:11|di lorenzo

figa dai era solo una domanda, ché a me me pare un video rap come duecentomila altri. per quello chiedevo lumi sul testo...

lorenzo


SOOKEE: muscolosa, mostruosa e monumentale
2009-01-09 11:36:09|di luinac



non c’è il testo di kopf, herz, arsch. però, se qualche pio germanofono avesse voglia di sbobinare...

(mari’, achtung con las palabras, que carlucci esta siempre en ambush :-))


SOOKEE: muscolosa, mostruosa e monumentale
2009-01-09 11:18:00|di lorenzo

qual è il testo della canzone del video? perché è "bestiale" il video? per il testo? o per il video?

lorenzo


SOOKEE: muscolosa, mostruosa e monumentale
2009-01-08 23:27:39|di maria val

porca putt...!!! che video bestiale, luì quando fai così sei un fenomeno, grazie grazie grazie..


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