Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Nata nel 1975, Stanka Hrastelj vive a Leskovec, vicino a Krko. Dopo le scuole superiori ha studiato Teologia presso l’Università di
Lubiana. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati su riviste letterarie ed ha iniziato a prendere parte a trasmissioni radiofoniche fin dal 1994. È presente sulle antologie Otroci sonca (1999), Modrine (1999), Rke samote (2000), Pod denikom (2001) e Fanfare (2003). Nel 2000 ha vinto il premio come Miglior Giovane Poeta al festival dei giovani scrittori “Urska”. Il suo primo libro di poesie Nizki toni ha vinto il Premio Nazionale per il Miglior Debutto Letterario nel 2005. Da allora ha partecipato a numerosi incontri in Slovenia e all’estero, ed i suoi testi sono stati pubblicati in molti paesi stranieri.
*
post precedenti:
I - János Pilinszky (Ungheria)
II - Viktor Kubati (Albania)
III - Slavko Mihalić (Croazia)
IV - Mircea Dinescu (Romania)
V - Rade Šerbedžija (Croazia)
VI - Alfred Lichtenstein (Germania)
VII - Marcello Potocco (Slovenia)
La poesia del mio paese
I.
a casa stavo impastando il pensiero per portarlo con me in altri paesi
per pronunciarlo nell’Europa dell’Est e nei Balcani
ma in ogni clima lui rimbalza in un punto di vista diverso
e suona in qualche modo poco abituale
come se fosse il pensiero di qualcun’altro
con una pelle più scura della mia
e spalle più larghe
il pensiero per cui avrei avuto bisogno di un tempo piuttosto lungo
era su qualcosa di poetico
proprio degno di stima, davvero saggio
le immagini si insinuavano continuamente
non sapevo che fare con loro:
l’immagine del pianista che arriva a New York
non maldisposto verso gli Americani
che vola su un oceano completamente aperto, attraversa confini,
scende dall’aereo
respira l’aria americana per via endovenosa
accarezza tasti bianchi e neri
al tempo stesso piangendo e ridendo
accarezza il pianoforte
la sua faccia si scava in rughe profonde per il sorriso
il pensiero, che voleva essere proprio degno di stima, davvero saggio
divenne confuso, frantumato, percosso
conosco davvero quest’uomo, conosco l’odore della sua pelle
ho portato il pensiero sul balcone e me ne sono liberata
II.
Ho ricominciato, ab ovo
scavato argilla fresca nel ruscello
e stavo impastando il pensiero per portarlo con me
da qualche parte nei Balcani e nell’Europa dell’Est
ho avuto bisogno di un tempo piuttosto lungo
si trattava di un soggetto degno di stima, della poesia
e mi è apparsa una nuova immagine:
il fotografo prende posto in auto
e con 300€ in tasca corre verso Ovest
per essere finalmente libero
aspettando al semaforo si accorge di una papera
con otto piccoli
aspettano di attraversare la strada
salta fuori dall’auto, agita le mani, ferma il traffico
chiama il 113, la protezione animali, il consiglio comunale, i vigili del fuoco
nessuno si sente competente
ferma il traffico
prende le lanugini gialle e le porta fino all’acqua
e non va via prima di avere finito
carino
molto nobile
ma davvero io conosco quest’uomo
ha gli occhi neri
occhi neri e un aspetto che affascina
il pensiero si è distratto, è andato fuori sincronia, si è perso
sono andata al balcone e lo ho scrostato da me
il pensiero come una statua incompiuta
camminava attraverso le serpentine sinuose del cervello
mi serviva molto tempo
volevo finalmente modellarlo
per portarlo verso Est
è importante quello che dici sulla poesia del tuo paese
III.
È importante dire qualcosa sui poeti della tua terra
qualcosa che sia proprio degno di stima, davvero saggio
per far capire di che cosa parliamo quando parliamo di poesia slovena
il pensiero si divincolava come un gatto mezzo schiacciato
e una nuova immagine lo confonde:
la notte
(ho passato la notte con un poeta
con tutti i libri che ha scritto
le candele accese
la luce era calda e dolce come le sue poesie
ho bevuto moscato dorato
e lasciato che i versi mi penetrassero
c’erano sempre meno parole, sempre più silenzio, meno sette di fuori
dopo avere letto sono uscita sul balcone a guardare le stelle fino al mattino)
Ho dovuto mettere le parentesi
e scriverne al tempo passato perchè parla di argomenti personali
a volte penso alle sue mani delicate
che scrivono versi
il pensiero, che voleva essere sulla poesia
non si sarebbe lasciato finire
lo porto con me all’estero
ma in ogni clima lui rimbalza in un punto di vista diverso
e suona come se fosse il pensiero di qualcun’altro
che mi chiama
e mi attira a sè
Le terribili conseguenze del farlo
Ogni volta che ho un appuntamento con un poeta
lo Stato mi punisce
prendo una multa per divieto di sosta
o qualcosa di ancora più stupido
non so cosa faccio di sbagliato
siamo, seduti a un ampio tavolo a due metri l’uno dall’altra
parliamo del leggere Kavafis
e delle terribili conseguenze del farlo
della cucina dei meridionali
di masturbazione femminile, del mare
beviamo schweppes e birra
scambiamo opinioni sui dibattiti letterari
ci alziamo e andiamo via
il mio parcheggio è impeccabile
perfettamente parallelo al cordolo del marciapiede
lontano da 2.5 a 4 pollici
so parcheggiare con un’eleganza maschile
ma preferisco che nessuno mi osservi
la mia macchina è piena di graffi e colpi
non è colpa mia
alcuni uomini, si sa, sono davvero pessimi guidatori
***
(traduzioni dallo sloveno di Nadia Dobnik, fornite gentilmente da Giovanni Fierro; altri testi sul sito SOTTOMONDO)
3 commenti a questo articolo
STANKA HRASTELJ: 4 testi
2008-03-27 11:53:07|di Alessandro Salvi
complimenti vivissimi a tutti e in particolare a Stanka Hrastelj! rompo il ghiaccio e lascio il primo commento (che non e’ molto, lo ammetto).
Commenta questo articolo
STANKA HRASTELJ: 4 testi
2008-03-27 23:57:51|
si, come padrona di una sorta di "sospensione", e tutti i meta del mondo
http://silviamolesini.splinder.com