Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Scrivere o non scrivere: questo è il Di Lemma – se sia più nobile all’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell’iniqua carica/carioca [oche da ingrasso, squali da piscina, jene ridens piene di motivi] o prender le arti contro un mare di camaleonti sempre troppo uguali e – combattendo, disperarli.
Superare credere; nulla più: – e con un verso dirsi che poniamo lo stile al dolore e alle ostili miserie, naturale retaggio della carne [artificiale miraggio di carnet!], è soluzione da desiderare – come le casse di maalox, per pettinarci lo stomaco.
Superare – credere – campare [forse!]: qui è l’ostacolo che ci trattiene: scoprire ingegno eletto ai rapaci, ai bulli; alle mucche date le ali e lo spettacolo deve continuare, lo spettacolo deve ancora cominciare e chi non mangia oggi verrà mangiato domani.
No! No, non voglio vederlo! Oh bianco mouse senza “corda”! Oh nero schermo di scherno! Oh sangue puro d’Ingenuo! Oh catrame nelle vene! Inciampando su zoccoli a migliaia,con la punta, oscura mista lingua, per formare un pozzo di energia – No! No, non voglio vederlo! Chi vorrebbe? Scimmia da spalla, scimmia da pianola, scimmia brava per la nocciolina; toro da sagra, toro botta sola, toro solo andata da corrida! Se vuoi restare resta pure, io resto dalla parte del toro! Bestiario allegorico e corpus anagogico? 100 gocce di Valium? No, Grazie. Ci vuole un fisico bestiale sai, speciale sai, anche per pubblicare, sai, e non incassare – mai! [compresi i guai...]
«Ti riempiamo di ninnoli da subito, in cambio del tuo stato di libero suddito». No, grazie: io vengo dalla luna. Della serie che importuna: e fu così che penna di dama con stile r’osso, con stile r’osso gira funesta e non permette: chi stabilisce briglia corta e visioni strette! Nononono-no-no-no-no! Ho più difetti di quanti ne vedano gli altri: io non ho carattere, ho un brutto carattere! Dicono sia intrisa di ego, tanto io me ne fregio – se ne fregia, sì,sì,sì se ne fregia! Il mio tempo non è ancora venuto: alcuni nascono postumi!
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Scrivere o non scrivere: questo è il Di Lemma – tutto è stato detto e veniamo troppo tardi, dopo oltre settemila anni che ci sono uomini e che pensano. Questo è il Di Lemma: niente è stato detto. Veniamo troppo presto dopo settemila anni che ci sono gli uomini. È la coincidenza, questa, che di tanto prolunga la penna a nostre pene: si viene e si va, di umana commedia – che c’è chi la scrive e c’è chi la vive e va... La vita non è sempre né triste né tragica; è talvolta lieta, talvolta d’una serietà ridicola, che è il non plus ultra del genero buffo. Chi vorrebbe se no, sopportar frustate e frustrati? Chi legge e chi gregge? Chi vorrebbe caricarsi di VOLUMENosi sogni imprecando e sudando sotto il peso di tutta una gravosa vita pur di provare – fino in fondo? Io credea e credo, e creder credo il vero: creare è dare una forma al proprio destino.
Scrivere o non scrivere: questo è il Di Lemma e scrivere poesia ragionevole è lo stesso che dire una bestia ragionevole. Tutti i poeti sono pazzi giacché si nasce tutti pazzi; e alcuni lo restano. E se nell’essere pazzi c’è un piacere che soltanto i pazzi conoscono: dall’uomo al vero uomo, la strada passa per l’uomo pazzo. Ma dove sono gli uomini? Fin da bambina avevo una paura terribile degli uomini; poi un giorno ho capito che chi gesticola non è pericoloso.
«Chiara vieni qui!!! Non disturbare smettila! Non stare lì a guardare, non vedi che il signore... C’ha altro da fare e poi devi finire, finire di mangiare! Che in tavola si fredda... Su dai... Da brava!»
Ciao... Ritorno dopo, intanto tu cosa fai?
Aspetto un ghiro!
[Ludovico Ariosto, Samuel Beckett, Georges Bernanos; Robert Burton, Albert Camus, Luca Carboni, Caparezza, Massimo D’Azeglio, John Dryden, Isidore-Kucien Ducasse, SergeJ Esenin, Michel Focault, Friederich Hebbel, Jean de La Bruyère, Giacomo Leopardi, Luciano Ligabue, Federico Garcia Lorca, Freddy Mercury, Friederich Nietzche, Piero Pelù, Pulp Fiction, Vasco Rossi, Edmond Rostand, William Shakespeare – brutalmente frullati e rivisitati dallo Stream of Unconsciousness di Chiara Daino]
6 commenti a questo articolo
Scrivere o non scrivere?
2007-02-06 13:23:10|di matteo
Va bene Chiara ritengo che per "essere sapiente" non necessariamente bisogna dare risposte ma guarire, invece, dalle vicissitudini del linguaggio;
Superando le contradizioni si procede inevitabilmente verso il silenzio degli interrogativi.
Scrivere o non scrivere?
2007-02-05 14:40:36|di Chiara Daino
Ciao Matteo,
grazie per essere intervenuto: sarei felice di commentare lo scritto in questa sede, trattandosi di "parola" e "parola/poetica".
A presto
Chiara
Scrivere o non scrivere?
2007-02-03 19:32:32|
Ciao Chiara, ho semplificato il mio commento sull’onda del tuo scritto, ma mi rendo conto che non può essere così, hai il mio indirizzo, se vuoi continuiamo a parlarne.
matteo
Scrivere o non scrivere?
2007-02-02 21:28:40|
ciao Chiara e ciao Matteo. Ho introdotto io Matteo qui. Vedrai che persona speciale, Chiara!
Scrivere o non scrivere?
2007-02-02 18:51:09|di matteo
Ciao Chiara, è il dilemma in cui mi dibbatto, forse per noi rinchiusi in questo occidente, una lacrima non può essere tale, se non tradotta in lettere, come un riso, come l’amore;
Maledetta PAROLA
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Scrivere o non scrivere?
2007-02-06 14:32:39|di Chiara Daino
Perché "silenzio degli interrogativi"?
Io credo che il vero "sapiente" rimanga il bambino che vuole assaporare (sapio) la vita, che continua a chiedersi "perché?" - trovando le Sue risposte, fino all’ultimo punto.
Quello fermo.