Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

pubblicato martedì 19 novembre 2013
Blare Out presenta: Andata e Ritorno Festival Invernale di Musica digitale e Poesia orale Galleria A plus A Centro Espositivo Sloveno (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Siamo a maggio. È primavera, la stagione del risveglio. Un perfetto scrittore progressista del XXI secolo lancia le sue sfide. La prima è che la (...)
pubblicato domenica 14 luglio 2013
Io Boris l’ho conosciuto di sfuggita, giusto il tempo di un caffè, ad una Lucca Comics & Games di qualche anno fa. Non che non lo conoscessi (...)
 
Home page > e-Zine > Silvia Cassioli : Unghie, plantari, gambe di legno

Silvia Cassioli : Unghie, plantari, gambe di legno

e altri ex-voto fantastici

Articolo postato lunedì 2 febbraio 2009
da Marco Simonelli


Non sono poi così fantastici questi ex-voto di Silvia Cassioli che qui si presenta: la fantasia di queste grazie ricevute, di questi miracoli che seguono sentite devozioni, di queste attività paranormali di natura divina stride con la carica di realtà umana delle mani che accendono le candele davanti alle immagini sacre. Storie umane, cellule narrative che si sintetizzano nel fulmineo giro di versi d’una epigrafe (epitaffio? Non siamo forse di fronte ad una Spoon River italiana?): i personaggi di Cassioli si raccontano nei loro dolori, nelle loro preoccupazioni, nelle loro speranze di guarigione da un’esistenza precaria. Sono ex-voto che sconfinano nella reliquia: la gamba di legno che mette gemme, le unghie di pollo che crescono in giardino, i capelli che cadono e ricrescono completamente tutti insieme sono pezzi di corpo e di materia inizialmente malata e successivamente divenuta reperto, resto profumato dal tocco della santità, generatori di culto. E poi abbiamo le devozioni per "scampata peste", come "quella brutta bestia/ dell’amministratore condominiale" provvidenzialmente fulminato - immaginiamo da un San Giorgio alle prese con un drago assetato di risorse finanziarie. Rimpianti, dolori, ansie e meraviglie convergono e si concentrano in questi testi che accompagnano immaginari oggetti offerti dai fedeli a un altare in adempimento di un voto o in segno di riconoscenza: ne esce un microcosmo che riproduce in scala i dubbi e le speranze d’un’umanità che con fede o senza, si consegna a noi lettori, avvolta in un universale anonimato. (Marco Simonelli)

I
Infermo nella giovinezza
ostaggio della madre e della casa
refrattario alle passioni che invasano i sani
come alla fede che umilia l’ingegno, mio unico bene,
divenni con la maturità
intagliatore d’arredi funebri ed esperto
delle scene di trapasso dalla vita alla morte,
finché ottenni nel mese di maggio
quello che non avevo osato chiedere alle mie madonne:
che come un fusto vivo mettesse gemme
la mia gamba di legno.

IV
Per aver visto crescere nell’orto di mia madre
novantenne ai piedi della Vergine ritratta
unghie di pollo ovvero artigli
per il tanto lavoro di ago e di filo
per il tanto pregare e i rosari sgranati.

VI
Non tanto per me, che in fondo al mese
con la pensione sempre ci arrivai,
ma per i figli e il nipote che l’usura se li mangiava vivi
se non ci fulminavi quella brutta bestia
dell’amministratore condominiale.

XII
Che la Madre Dolorosa faccia durare al massimo
le valvole di mio marito perché son anni
che il sangue non ci sfiata piú bene
ma di riaprirlo tutto un’altra volta non si parla
dopo che gli andò di lusso a maggio,
quando per poco sotto ai ferri ci restava.

XIII
Per avermi depredata dei capelli
senza ragione di scienza apparente
e avermene poi fatti ricrescere tutti
in altrettanta maniera insondabile
nel giorno del ventisettesimo onomastico
bianchi come la prima neve dell’anno
tre volte grazie, santa Lucia.

XIX
Nel sesto mese al deambulatore
ringraziare voglio la Vergine Maria
che dalla carrozzella mi vide levare
e i primi passi mi fece fare
verso la camera dell’ammezzato
che non vedevo da tempo incalcolabile
(anche se le nipoti nel frattempo
avevano rifatto tutti i mobili, ma questo
rientra nell’ordine delle cose
che non si cambiano).

XX
Chi mi risarcirà del bene che mi tolsero
quando dall’impalcatura venne giú il mio Giovanni
e in quattro che lo tennero non si salvò
e la pensione che mi dettero non mi bastò?

XXI
Santa Caterina a te votai
il mio studente di giurisprudenza
perché lo distogliessi finalmente
da certi servizi che mi chiedeva
già da fidanzati e poi, piú tardi, a letto.
Non mi esaudisti allora, ma piuttosto
quelle spaventose pratiche crebbero
nel numero, con grande repulsione
di me stessa per me stessa
che non osavo né parlargli né sottrarmi.
Oggi che è sottoterra e che i costumi
sono tanto piú liberi di allora
mi accorgo della mia ridicolezza
e a farmi male è il ricordo
di quella male assaporata
sua dolcezza.

XXXIX
A forza di chiudere lacci e tiranti
del busto correttivo ortopedico
m’apparve allo specchio, una mattina
papa Giovanni con la sua mantellina
che di sposarmi in fretta mi si raccomandò.
Oggi non ho ancora un fidanzato
piú non vivo nel peccato tuttavia:
per ogni mancamento del passato
stringo una fibbia fino all’asfissia.

***


Silvia Cassioli (1971) vive a Torrita di Siena. Nel 2004 ha pubblicato con l’editore Manni El gran magnún de la Finanza, un poemetto illustrato in sestine di endecasillabi che si rifà alla tradizione dei cantastorie. Nel 2008 la raccolta Alla dottoressa M, per un’analisi è stata inclusa nell’antologia Il volo del calabrone. Un progetto di poesia performativa, a cura de "Gli Ammutinati" per i tipi del Battello Stampatore di Trieste, con postfazione di Gabriele Frasca. Ha partecipato a slam poetry italiani e internazionali, e pubblicato in diverse riviste, fra cui "Il Verri". L’ultimo suo lavoro in versi, dal titolo Unghie, plantari e gambe di legno è vincitore del premio “i miosotìs 2008” e sarà pubblicato dalle edizioni d’if.

5 commenti a questo articolo

Silvia Cassioli : Unghie, plantari, gambe di legno
2010-01-22 00:54:44|

Ho visto il reading poco fa a Monza, molto bello, complimenti! Mi ricorda un po’ Spoon River, ciao!


Silvia Cassioli : Unghie, plantari, gambe di legno
2009-02-22 14:50:11|

???


Silvia Cassioli : voto se entra
2009-02-22 14:26:25|di anonimo

io dico che non deve entrare perchen senò devono entrare anche le altre ragazze


Silvia entra o non entra

Silvia Cassioli : Unghie, plantari, gambe di legno
2009-02-03 13:52:06|

Carlo, ti ringrazio per l’attenzione.
Mancano dei numeri perché quella postata è una selezione antologica da un insieme di 50 pezzi che uscirà entro l’anno per le edizioni d’if. Te li farò avere!
Bacio,

Silvia


Silvia Cassioli : Unghie, plantari, gambe di legno
2009-02-03 09:48:16|di Carlo

Mi piace questo racconto in versi. C’è una apparente facilità e scorrevolezza. Ottenuta probabilmente con una certa fatica e attenzione.
Non so se è completa perché - dalla numerazione - sembrano mancare diversi capitoli.
Non so perché, ma mi ricorda la scrittura di Gesualdo Bufalino o di qualche barocco suo conterraneo.

Carlo P.


Commenta questo articolo


moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Un messaggio, un commento?
  • (Per creare dei paragrafi indipendenti, lasciare fra loro delle righe vuote.)

Chi sei? (opzionale)