Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Tadeusz Różewicz
da “il guanto rosso e altre poesie”
Ediz Libri Scheiwiller
*
Un fardello di meno
E’ venuto da voi
e dice:
non siete responsabili
né per il mondo né per la fine del mondo
vi hanno tolto dalle spalle un fardello
siete come uccelli e bimbi
divertitevi
e si divertono
dimenticano
che la poesia contemporanea
è lotta per il respiro
1959
*
Inesprimibilmente
Che cosa fai
tu uscito dal buio
Perché non vuoi
vivere in piena luce
La guerra si spalanca in me
palpebra
di un milione di volti disfatti
Che cosa raccogli
che cosa trascini
sporco di sangue
Raccolgo parole
trascino il tempo che è mio
Oramai così a lungo
il tuo lavoro senza sole
dura
A dirsi
una lacrima pesa
inesprimibilmente
*
Lasciateci
Scordatevi di noi
della nostra generazione
vivete come uomini
scordatevi di noi
invidiammo
le piante e le pietre
invidiammo i cani
vorrei essere un topo
le dicevo allora
vorrei non essere
vorrei addormentarmi
e svegliarmi a guerra finita
diceva lei con gli occhi chiusi
scordatevi di noi
non ci chiedete della nostra giovinezza
lasciateci
*
La treccina
Museo di Oświęcim, 1948
Quando già tutte le donne
del trasporto furono rapate
quattro operai con le ramazze
fatte di tiglio spazzarono
e ammucchiarono i capelli
Sotto i vetri traslucidi
stanno i rigidi capelli degli asfissiati
nella camere a gas
fra quei capelli forcine
e pettini d’osso
Non li penetra la luce
non li scompiglia il vento
non li sfiora la mano
né la pioggia né le labbra
Nelle grandi bacheche
si attorcigliano aridi i capelli
degli asfissiati
e la treccina grigia
codino di topo con un nastro
che sono soliti tirare a scuola
i cattivi monelli.
*
Il testimone
Tu sai che io ci sono
ma non entrare d’improvviso
nella mia stanza
potresti vedere
come resto in silenzio
sul foglio bianco
Si può forse scrivere
sull’amore
udendo le grida
dei trucidati degli umiliati
si può forse scrivere
sulla morte
guardando i visini
dei bimbi
Non entrare d’improvviso
nella mia stanza
Tu vedrai un muto
e impacciato
testimone d’un amore
vinto dalla morte
*
La porta
I muratori andandosene
hanno lasciato nel muro un’apertura verticale
A volte io penso
che il mio appartamento sia convenzionale troppo
ci entrano come niente
i tipi più diversi
Se i muratori non avessero lasciato
quell’apertura nella parete
io sarei un eremita
purtroppo
trascorro il mio tempo
uscendo e rientrando
ultimamente mi hanno messo una porta girevole
attraverso quella porta
entrano le faccende di questo mondo
non ci si è fermato mai
un melo in fiore
né un puledrino
dall’occhio umido
né una stella né un’arnia d’oro
né un torrente con i pesci
e i ranuncoli
tuttavia non murerò quella porta
chi sa non ci si fermi
un uomo buono
e mi dirà chi sono
*
Da “ IL POETA E’ UN UOMO CHE VA A SPORCARSI NEL MONDO”
intervista a Tadeusz Różewicz a cura di Pietro Marchesani (1979)
“…quindici anni fa dissi che il poeta non era necessario. Ora mi sembra sempre più necessario, indispensabile. Non milioni o migliaia di poeti, no, il poeta è necessario. Forse è più necessario del cosmonauta. Il poeta è cosmonauta delle interiora terrestri, nostre.”
Notizia
Tadeusz Różewicz nasce in Polonia, a Radomsko, cittadina non lontana da Częstochowa, il 9 ottobre del 1921. Figlio di un modesto impiegato, interrompe gli studi prima della guerra per le difficoltà economiche della famiglia. Nei primi anni dell’occupazione nazista lavora come magazziniere e operaio; dal 1943 al 1944 partecipa alla lotta partigiana nelle file dell’Armia Krajowa. Nel 1944 il fratello maggiore Janusz, sua guida spirituale e letteraria, viene fucilato dai nazisti. Dopo la liberazione, ottenuto il diploma di maturità, inizia gli studi di storia della’rte all’Università di Cracovia. Nel 1949 li interrompe e si trasferisce a Gliwice, nell’Alta Slesia, dedicandosi all’attività di scrittore; nel 1968 si trasferisce a Wrocław, dove tuttora risiede.
Pubblica le sue prime poesie nel 1938, ma il suo vero debutto poetico avviene nel 1947 con il volume Niepokój ( Inquietudine), a cui seguono: Czerwona rękawiczka (Il guanto rosso, 1948), Pięć poematów (Cinque poemi, 1950), Czas, który idzie ( Tempo che viene, 1951), Wiersze i obrazy (Versi e immagini, 1952), Równina(La pianura, 1954), Srebrny Kłos (La spiga d’argento), Uśmiechy (Sorrisi, 1955), Poemat otwarty (Poema aperto, 1956), Formy (Forme, 1958), Rozmowa z księciem ( Colloquio con il principe, 1960), Głos anonima (Voce di anonimo, 1961), Zielona róża (La verde rosa, 1961), Twarz ( Volto, 1964), Twarz trzecia (Volto terzo, 1968), Regio(1969), Duszyczka (Animula, 1977), Opowiadanie traumatyczne (Racconto traumatico, 1979), Na powierzchni poematu i w środku (Alla superficie del poema e all’interno, 1983), Płaskorzeźba (Bassorilievo, 1991), Zawsze fragment (Sempre frammento, 1996), Matka odchodzi (L madre se ne va, 1999), Nożyk profesora (Il coltellino del professore, 2001), Szara strefa (Zona grigia, 2002).
Oltre che di opere in prosa e di sceneggiature cinematografiche,è autore anche di numerosi testi teatrali, alcuni dei quali rappresentati e tradotti anche in Italia, come Kartoteka (1960, Cartoteca, in Sipario, 208-9, 1963) Spaghetti i miecz (Gli spaghetti e le spade in Conoscersi, 54-5, 1967) Odejscie głodomora (Il congedo del digiunatore, in Sipario, 474, 1988)
Insignito di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, Różewicz è tradotto in oltre venti lingue. In Italia, a parte le antologie e le riviste, la sua poesia è presente solo nel volume Colloquio con il principe, apparso (a cura di Carlo Verdini) a Milano nel 1964 nella mondadoriana collana dello Specchio.
14 commenti a questo articolo
Tadeusz Różewicz
2010-04-19 17:30:44|di alessandra
Gentili utenti (mi rivolgo in modo particolare a Nevius, se ancora frequenta questo post) sono una studentessa, specializzanda in scenografia teatrale, e mi sto occupando di una ricerca circa l’attività teatrale - in veste, appunto, di scenografo- dell’artista Jannis Kounellis. Sono da tempo alla ricerca di materiale afferente le prime produzioni dello stesso, tra cui quella realizzata per I Testimoni di Tadeusz Rozewickz (mi scuso per l’omissione della dieresi)per la regia di Carlo Quartucci, rappresentato al Teatro Stabile di Torino nel 1968. Mi chiedevo se qualcuno fra i documentatissimi frequentatori di questo sito potesse darmi delle indicazioni di carattere bibliografico, sitografico o archivistico su come reperire immagini e informazioni di tale allestimento.
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente
Tadeusz Różewicz
2009-09-19 15:43:35|di maria valente
cara Graziella, le poesie qui presentate sono tratte dalla raccolta Il guanto rosso edizioni Scheiwiller, Milano 2003
ma, come riportato dai commenti, esiste un’edizione più completa curata da Massimo Rizzante
...l’antologia poetica di Tadeusz Rózewicz "Le parole sgomente. Poesie 1947-2004", a cura di Silvano De Fanti e postfazione di M. Kneip, pubblicata da Metauro è, a detta dello stesso poeta e di molti altri studiosi (e come sottolineato da M. A. Rigoni sul "Corriere della sera" del 12 febbario 2008), la più ampia e la più completa (444 pp.) mai apparsa in Italia.
Tadeusz Różewicz
2009-09-17 09:19:42|di Graziella Sala
Mi è capitato di leggere questa poesia, mi è piaciuta, gradirei sapere da dove è tratta perchè ne vorrei leggere altre. Grazie! Graziella
Tadeusz Różewicz
2008-03-05 01:50:03|di assalti al cuore
Salve a tutti, vi segnalo che a Tadeusz Rozewicz abbiamo dedicato un incontro speciale in Romagna il 24 febbraio... questa la locandina da comunicato:
Domenica 24 febbraio 2008 ->
Biblioteca Comunale "A. Panzini"
Palazzo del Turismo
Cinema Teatro Astra
Bellaria Igea Marina(RN)
Le visioni del regista Krzysztof Kieslowski e del poeta Tadeusz Rozewicz attraverso incontri, live set, proiezioni e una retrospettiva dedicata al regista.
Ospite d’eccezione l’attore di Decalogo10 e di Film Bianco Zbigniew Zamachowski
Proseguono gli appuntamenti della prima edizione della rassegna Bookside - eventi in biblioteca, promossa dall’ Assessorato alla Cultura della Provincia di Rimini e a cura di Assalti al Cuore, ideazione e direzione artistica di Simone Bruscia. Dal 10 febbraio al 16 marzo, Bookside esplora nuovi territori: le biblioteche comunali di Santarcangelo di Romagna, Bellaria Igea Marina e Riccione ospiteranno mostre, incontri, letture, proiezioni e live set, divenendo un vero e proprio crocevia, uno spazio dei saperi e dell’immaginario all’insegna della creatività, della trasversalità e dello sperimentalismo artistico che gravitano intorno ai libri. Dopo il toccante esordio a Santarcangelo in compagnia di Mariangela Gualtieri e del Teatro Valdoca, Bookside torna domenica 24 febbraio presentando una giornata speciale, a Bellaria Igea Marina, in collaborazione con il Bellaria Film Festival - Anteprima Doc all’insegna del cinema d’autore di Krzysztof Kieslowski e della grande poesia di Tadeusz Rozewicz: tre appuntamenti che dal pomeriggio alla sera incrociano riflessioni critiche, performance artistiche e musicali, proiezioni in esclusiva e l’inaugurazione di una mostra retrospettiva dedicata al regista. Protagonista e ospite d’eccezione l’attore kieslowskiano Zbigniew Zamachowski.
La voce degli sguardi: Rózewicz e Kieslowski
Il programma della giornata si apre alle ore 16, presso la Biblioteca Comunale "A. Panzini", con l’incontro Tadeusz Rozewicz Krzysztof Kieslowski - sguardi , che indaga le affinità nelle rispettive visioni artistico-creative del poeta Rozewicz e del regista Kieslowski, entrambi polacchi. A discuterne Marina Fabbri, storica del teatro polacco contemporaneo, direttrice del Courmayeur Noir In Festival e giornalista di Raisat Cinema, Silvano De Fanti, massimo esperto italiano di letteratura e cultura polacca, e l’editore Corrado Donati, che presentano nell’occasione il libro Le parole sgomente. Poesie 1947-2004 di Tadeusz Rózewicz, Metauro Edizioni.
A seguire un appuntamento presentato e pensato in esclusiva assoluta per Bookside: Zbigniew Zamachowski, straordinario attore d’elezione di Kieslowski, è interprete insieme al riminese Giuseppe Righini di letture sceniche tratte da Le parole sgomente. La performance è introdotta e accompagnata da musiche originali e composizioni di Zbigniew Preisner, rielaborate ed eseguite dal vivo al pianoforte dal musicista e compositore Marco Mantovani. Mantovani propone inoltre un inedito live set: la sonorizzazione originale dal vivo di Tramwaj, primo cortometraggio nonché vero e proprio poema visivo di Krzystof Kieslowski (1966), proiettato in contemporanea alla sua esecuzione. A chiudere il percorso di indagine fra i due artisti e le rispettive modalità espressive la proiezione, in esclusiva, del film Kartoteka, girato nel 1979 da Kieslowski per la TV polacca, dall’omonimo dramma teatrale di Rozewicz.
Nella stessa giornata, alle ore 18.30 al Palazzo del Turismo di Bellaria Igea Marina, si inaugura Krzysztof Kieslowski. Signs and memory , mostra retrospettiva dedicata al regista polacco che attraverso documenti e testimonianze fotografiche racconta l’itinerario di una vita dedicata al cinema. Particolarmente intensa la sezione della mostra che espone alcuni scatti originali realizzati dallo stesso Kieslowski, quando ancora giovane studente alla scuola di cinema vagabondava lungo le strade di Lodz o attraverso le sue campagne circostanti con la macchina fotografica a soffietto al collo. La retrospettiva rimarrà aperta un mese, dal 24 febbraio al 24 marzo, nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso libero.
Al Cinema Astra di Bellaria Igea Marina, alle ore 21, si conclude l’omaggio a Kieslowski con Lo sguardo di Karol Karol - incontro con Zbigniew Zamachowski . Marina Fabbri coniuga l’autorevolezza della critica cinematografica all’intimità dell’esperienza vissuta in prima persona come amica di Kieslowski, per dialogare, insieme a Roberto Naccari - regista e operatore culturale - con Zamachowski, indagando attraverso una prospettiva ravvicinata e privilegiata la vita e le opere del regista. A seguire la proiezione del film Decalogo 10 e di I’m so-so, documentario di Krzysztof Wierzbicki, regista, assistente dei primi film di Kieslowski. Premiato ai Festival di Karlovy Vary e Marsiglia, il film riporta una delle ultime interviste rilasciate dal maestro polacco prima della sua improvvisa scomparsa: Kieslowski all’apice del suo successo mondiale confida a un vecchio amico ricordi e segreti di una lunga carriera.
Tadeusz Różewicz
2008-03-04 00:01:42|di massimo rizzante
Cara Maria Valente,non so se usando la frase "per dare a Cesare quel che è di Cesare" sono stato un po’ troppo categorico (Cesare, poi è Silvano De Fanti, che grazie a un lavoro più che decennale ha tradotto e curato il volume) Sono stato molto contento che qualcuno postasse delle poesie del nostro. Volevo solo che il vuoto che lei ha colmato fosse colmato fino in fondo. A nome di tutti i rózewicziani: "Talvolta la vita nasconde/ciò/ che è più grande della vita".
Tadeusz Różewicz
2008-03-03 20:13:17|di maria
Gantile Massimo Rizzante, lei non ci crederà, ma io sono uno dei bersagli prediletti dalla patafisica, sono letteralmente tenuta in ostaggio e quando tento di oppormi, è pure peggio.
Siamo stati, dunque, quasi sincroni.
Onorata che, stavolta, la mia puntualissima legge delle eccezioni sia stata al suo servizio.
Scusandomi per il mio colposo, mancato aggiornamento,
La ringrazio per il suo lavoro, per la sua Bibioteca di poesia, per il vuoto che colma.
Tadeusz Rózewicz
2008-03-03 19:00:56|di massimo rizzante
Sono contento che il nome di Rózewicz si affacci su queste pagine. Fra l’altro Rózewicz ha ricevuto il primo marzo il Premio europeo per la letteratura a Strasburgo. Una delle cose di cui vado più fiero - io che di solito non sono quasi mai soddisfatto di quello che faccio - è aver dato vita alla "Biblioteca di poesia". Per dare a Cesare quel che è di Cesare, l’antologia poetica di Tadeusz Rózewicz "Le parole sgomente. Poesie 1947-2004", a cura di Silvano De Fanti e postfazione di M. Kneip, pubblicata da Metauro è, a detta dello stesso poeta e di molti altri studiosi (e come sottolineato da M. A. Rigoni sul "Corriere della sera" del 12 febbario 2008), la più ampia e la più completa (444 pp.) mai apparsa in Italia. Le precedenti raccolte, infatti, da "Colloquio con il principe" a cura di C. Verdiani (Mondadori 1960) a "Il guanto rosso e altre poesie" a cura di P. Marchesani e traduzione di C. Verdiani (Libri Scheiwiller 2003) fino a "Bassorilievo", traduzione di B. Verdiani e prefazione di E. Sanguineti (Libri Scheiwiller 2004), tenevano in pochissimo conto la l’opera poetica di Rózewicz prodotta dopo gli anni sessanta.
In Italia l’opera teatrale e quella saggistica di Rózewicz, a parte qualche messa in scena importante, di cui si è detto su questa pagine, sono ancora tutte da scoprire.
P.S.
Mi scuso per la grafia, ma da questo computer non tutti gli accenti polacchi si fanno vivi.
Tadeusz Różewicz
2008-03-02 20:34:40|di luiginacci
segnalo:
CASA DELLA POESIA, Palazzina Liberty, Largo Marinai d’Italia, Milano
Giovedì 6 marzo ore 21
Presentazione dei quattro volumi della “Biblioteca della poesia” diretta da Massimo Rizzante: Jan Skácel, Haroldo De Campos, Tadeusz Rózewicz, José Ángel Valente
La collana “Biblioteca di Poesia” della casa editrice Metauro di Pesaro intende presentare al lettore importanti poeti contemporanei di cui non esiste in Italia un’antologia di alto profilo.
Intervengono Antonella Anedda, Giuliano Mesa, Massimo Rizzante.
A cura di Andrea Inglese
Tadeusz Różewicz
2008-02-29 21:34:49|di maria
ciao luigi, ciao adriano e grazie anche a nevio per questo arricchimento
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Tadeusz Różewicz
2010-04-20 18:31:15|
@ Alessandra
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