Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
ricevo notizia e segnalo con piacere che presso il nuovo e minuscolo Teatro Manhattan di Roma (affrettatevi ché i posti sono assai limitati!) si terrà il seguente spettacolo.
scritto e interpretato da Massimo Sannelli
ROMA
Teatro Manhattan Via del Boschetto, 58 (rione Monti)
venerdì 16 gennaio 2009, ore 21
sabato 17 gennaio 2009, ore 21
domenica 18 gennaio 2009, ore 18
ufficio stampa del Teatro Manhattan : 331 3271160
ingresso: dieci euro
Lo spettacolo è patrocinato dallo CSAO (Centro Studi Archivio d’Occidente, Lavis, Trento)
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Questo nuovo Prometeo, in metrica tradizionale, si basa sulla tragedia di Eschilo, ma accentua la debolezza di chi è isolato. In pratica, qui parla la figura precristiana degli ultimi Cahiers di Simone Weil. Oggi le donne del Coro, Efesto, Ermes non ci sono più: quindi esistono come ombre - incoraggianti o brutali - del solo Prometeo. In questo caso, il monologo tiene fede alla natura del suo nome: parla uno, parla soltanto, e parla da solo. Parla nell’ossessione del soffrire "per mano degli dèi": "anche se sono un dio". Dunque non tutti gli dèi sono uguali, e non tutti gli dèi sono giusti, di fronte a chi ha "dato tutto" Prometeo ricorda "umanità", come se fosse anche un uomo, orgoglioso e autodistruttivo. Nessuno può dire se questo Prometeo sia un malato, un uomo, un dio vero. Avvicinandosi alla fine, il monologo si sfalda, nei suoni e nella sintassi, come se il Silenzio fosse un altro personaggio.
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dico che è troppo facile
amare da lontano.
io li amavo. li amavo
tutti da vicino. e tu? anche tu
mi ami? e dici sàlvati.
per mia volontà libera io mi sono
esposto a questa fine. per mia colpa.
per la mia volontà e la mia colpa,
è vero. io non credevo mai che questa
ora venisse. perché? non sapevo?
allontanavo sempre questo tempo.
molti uomini nuovi
nascono; ed altri dopo. e questo è bene.
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