Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

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VALERIA FERRARO: Con inestinguibile voglia, con dedizione e forte coinvolgimento

(5 poesie)

Articolo postato giovedì 23 ottobre 2008
da Luigi Nacci


Valeria Ferraro è nata a Camposampiero (PD) nel 1969, vive a Venezia dove attualmente lavora al Museo d’Arte Orientale. Ha studiato Lingue e Letterature Straniere e tradotto Via d’erba di Asar Eppel’ (Einaudi, Torino, 2002), La nuovissima poesia russa (Einaudi, Torino, 2005), Venezia russa (Sandro Teti Editore, Roma, 2005). Ha collaborato alla trascrizione del manoscritto settecentesco di S. Chiereghin Descrizione de’ Pesci, de’ Crostacei e de’ Testacei che abitano le Lagune e il Golfo Veneto (Canova, Treviso, 2001). Sue poesie sono apparse nelle riviste “Il foglio clandestino”, “InVerso”, “Prospektiva”, “Tratti” e nell’antologia Il porto clandestino ai baci (Empiria 2000). Del 2006 è il volume di versi Il vino rovesciato (Manni).



Non ho conosciuto il pudore d’esporre l’indomani
d’accoppiamenti repentini, sul suolo allegro e pigro
che li ha facilitati, con vino, clamore di sguardi
e baluardi alla cattiva fama. Con godimento della trama
e stregamento sereno, più non so chi temo
e chi tradisco, fra tanto ordire, tanto scongiurare...
Finché penombra e unghie sporche intuisco, cui schiva
mi rinserro, a disincagliare luoghi e letti di fortuna,
ripari prediletti per innalzare ciascuna digressione,
e disinnescare un principio brioso di sofferenza
o d’avvelenamento, rinsaldare la scena bugiarda,
opporre resistenza all’incantamento festoso,
ricondotto a blanda cartapesta o vite, per cui attorno
si ridesta un’anticamera rigida e immensa, dove
meraviglia incupisce e s’addensa la mia zuppa d’ortiche.

(1998)

*

Per chi non nacque ulisse, chi fu disamata,
si riscaldò al self-service e tacque
il giorno dell’eclisse. Chi il fuoco misura
d’altro tempo, il disertore scaltro, l’empio
io ascolterò come spia, lungocosmo disadorno
e usurato underground. Come diapason ad oltranza
- che intona follia, perdona furore -
gioco a squadra perfetto, calibrata radiofonia:
sarò monotona, mia distanza, mio verdetto.

(1999)

*

Né seppi mai del tuo esilio – un piacere immediato
di polvere e di cosmo che si sfalda, in un declivio
stupefacente, di pace inflitta al tempo e di mente
che dipanandosi calda non riconosce i ceppi
e i luoghi, latifondo capace e greve: zona, zoom, neve.

(2000)

*

Al calore di un’ombra silenziosa scricchiola
il ghiaccio nell’alcool allegramente, l’elettricità
incosciente fa debole il colore della pelle, come
sono belle se stringono le mani, se stringono
e accarezzano per tutte le fami, la soglia è ardente...

Tutta l’aria sostiene i mesi a venire, la cortina
si abbassa sui fari balbuzienti di una macchina
che passa e la lunga musculatura apprende
ogni odore udibile salire dal suolo, alle corde
invisibili si tende senza paura d’altri avvenimenti.

Il richiamo che consola insaziato, che cattura
gli arti intorpiditi e le vertebre delicatamente
senza parola, nell’oscurità nasconde lo stomaco
svuotato e i gridi acuti, le palpebre bendate e ardenti
ardono d’innamoramento pochi, molti minuti.

(2003)


(tratte da Il vino rovesciato)


**


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se ne hai voglia, subito disponibile e attento,
capelli castani molto chiari, sempre indenne
e rifulgente, no perditempo, no incontri amari...
Quarantenne sola con un figlio, quasi

senza tetto, ma interiore decoro, quasi
denudata, in gola ha un groviglio, cerca qualsiasi
lavoro a qualsiasi condizione, la notte,
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di more. Vendo magazzino intero di vernici...

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fosforescente. Spendo qualsiasi cifra
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con appendice inclusa, aggiornata. Adolescente

solitario e amareggiato prende in affitto
balcone con vista soffusa a perdifiato...
Musicista esuberante seleziona compagni d’arte,
di passione e d’insonnia, salda reputazione,
mai esitante, solo qualche febbre e profusa

sbornia. Impeccabile e raffinata ti amerebbe,
con inestinguibile voglia, con dedizione e forte
coinvolgimento, capelli scuri, occhi
chiari, sempre smagliante attende i tuoi giorni
futuri, no perditempo, anche incontri amari.

(2003)

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