Absolute Poetry 2.0
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"Visas" di Vittorio Reta

Presentazione a Genova, 13 novembre

Articolo postato giovedì 9 novembre 2006
da Marco Giovenale
Lunedì 13 novembre 2006, ore 20:30
Teatro dell’Archivolto

Sala Mercato del Teatro Modena, Piazza Modena 3 (GENOVA)

Vittorio Reta
VISAS E ALTRE POESIE

a cura di Cecilia Bello Minciacchi

partecipano Franco Contorbia, Edoardo Sanguineti, Stefano Scodanibbio
saranno presenti la curatrice del volume Cecilia Bello Minciacchi

e il curatore della collana Andrea Cortellessa

coordina Paolo Zublena

nel corso della serata Edoardo Sanguineti e Stefano Scodanibbio eseguiranno dal vivo Visas per Vittorio Reta, di S.Scodanibbio


Vittorio Reta, Visas e altre poesie

Con un omaggio musicale di Stefano Scodanibbio. A cura e con un saggio di Cecilia Bello Minciacchi. Scritti di Luigi Surdich, Franco Contorbia e Paolo Zublena. Con una conversazione della curatrice con Edoardo Sanguineti e una di Andrea Cortellessa con Stefano Scodanibbio. Edizioni Le Lettere - Collana FuoriFormato.

"Un solo libro di poesie pressoché inosservato, un diploma mancato al Centro Sperimentale di Cinematografia, un film incompiuto, un romanzo dattiloscritto, inediti poetici abbandonati nel disordine. In molti sensi quella di Vittorio Reta, suicida a trent’anni nel ’77, è un’esistenza mancata. Lo scopo di questo libro è operare una restituzione: seppure, forzatamente, virtuale.
La breve vita di Reta fu ricca di curiosità intellettuali ma anche segnata da un profondo disagio psicologico, destinato ad acuirsi con la folgorante attrazione per Patrizia Vicinelli, altra tragica protagonista di questa generazione perduta. La sua scrittura mostra interesse per questioni e tecniche rese accessibili dalla neoavanguardia: il montaggio, una sintassi scardinata e straniante, sintagmi di straordinaria forza icastica. Centrali nella sua poesia sono i temi della corporeità, dell’identità personale, del viaggio: biografico o puramente immaginario. Come nel caso di Dino Campana sessant’anni prima, sarebbe equivoco insistere su una dicotomia tra visività e visionarietà; il viaggio è, prima di tutto, una grande metafora. Ma, esistenzialmente, una metafora viva.
Malgrado dopo la morte dell’autore Edoardo Sanguineti abbia scritto che le cento pagine di Visas sono «la cosa più importante che un poeta nuovo ci abbia dato, in questi anni Settanta», Reta è stato a lungo dimenticato, Visas non è più stato ristampato e, soprattutto, la quasi totalità del ricco corpus poetico inedito è rimasta tale fino a questa edizione restaurata da Cecilia Bello Minciacchi, la quale firma anche un saggio introduttivo ricco di novità biografiche e implicazioni analitiche. All’omaggio partecipa il grande contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, a lungo ambasciatore di questa poesia, col suo Visas per Vittorio Reta eseguito da una delle formazioni di riferimento per la musica contemporanea, l’Arditti String Quartet" [A.C.]


Teatro dell’Archivolto

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