Absolute Poetry 2.0
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"a" come avvicino

poesie di Anna Ruotolo

Articolo postato domenica 18 settembre 2011
da Renata Morresi


I

un passo (è tutto - sono lì)
ma poi ho paura di lasciarlo
invecchiare con te
chiuderlo in una stanza
non chiedergli una parola
o un accordo,
il bisogno di una mano infinita
accostata alla mia spalla.
Una mano senza riva
dal dorso di nevi e di ciliegia.


**

avvicino la mano alla tua mano,
qualcuno dice il palmo al palmo
quasi una parte bastasse
in certe misteriose sostanze d’amore.
Non basta, ti vedo svanire nel poco
hai la luce finale tutta
tutto l’abbandono.
E noi abbiamo un orizzonte
da sanare, così
mano a mano

***

con un passo (è tutto. E sono lì).



III

occhio a occhio:
ho un nero profondo e desolato.
Ti ci addentri.
Sarai dentro o fuori la palpebra
perso nelle ciglia brevi
e splenderai mille volte.
Troppo poche, però, dicono.
E raccontano che nelle mie pupille
sentirai
la fine.

**

i tuoi occhi vengono come i giorni
vengono da ore non scritte
saranno buone infiorescenze
grigioargento
un buon augurio, forse di Natale.
Se non avrò più sonno
se non ne avrò mai più.




IV

bocca a bocca:
scioglierò la mia per gioco
nella pagina ventuno del tuo libro
baciando la poesia dell’anno

quasi sono felice che dal tuo nome
abbia avuto vita un segreto
e che tu non abbia parlato
per bene, a lungo
da scoprirmi indaffarata
nel termine luminescente
della pioggia
e il mare e il freddo
e il gelo che - sai - non mi tormenta.

**

il libro finito sul divano
la tazza di tè, le scale
illuminate dalla chiara
polvere che cade...
e la notte arriva un po’ per volta
un po’ per scherzo
come quando fischio piano
tra le labbra
e dico: ho mangiato un uccellino.





IX

«dove ogni debolezza è stata offerta
la pietra aperta, la luce toccata»
Pierluigi Cappello


guancia a guancia
dicevi fosse la posizione
più bella del mondo.
Si fanno viaggi di stelle acute, invadenti
si gioca a Galileo con quattro occhi.
Si è alti uguale - indefinitamente
coincidenti - la notte di San Lorenzo,
quella spruzzata sui corpi di strie
bianchissime e di metalli, animule
sembriamo sotto una benedizione
celeste, leggera più dell’aria.

**

I campi di stelle per altare.
Lì ci porteremo: l’inizio, la fine
dalla prima vita sulla Terra.





X

«Crescono i coralli ogni giorno.
La tua carne si riduce.»
Ori Bernstein


braccio a braccio
ho da dirti due cose:
dapprima che non c’è abbandono per te
né passaggio di notizie infauste
a primavera (tu sei immune, sei immune).
Due: sei tanto debole
che ti sistemo un’ala,
tanto forte
da riuscirci per me.

**

questa ha l’aria di essere
quell’ultima poesia dell’anno
lanciata dalla finestra
per rompersi sui muri zuppi,
radiosa nel cadere, una cometa
trafitta dal tuo alito di fumo
che si avvicina e s’allontana
(s’allontana, si avvicina)
e si dirige al cielo



*


Anna Ruotolo (1985) vive a Maddaloni, in provincia di Caserta, e frequenta la facoltà di Giurisprudenza. Con le sue poesie ha vinto vari premi nazionali ed internazionali giovanili (tra gli altri, il “Premio Turoldo” 2009 nella sez. under 25, il concorso “Subway letteratura” 2011). Suoi testi sono apparsi su «Poesia» di Crocetti, «Il Foglio Volante – La flugfolio», «Il Foglio Clandestino», «Capoverso», «Poeti e Poesia», sul quotidiano «Il Tempo» e la rivista americana «Italian Poetry Review». È presente in varie antologie poetiche. Tra le altre si segnalano: Quattro giovin/astri (Kolibris, Bologna 2010) e Raccolta di poesie (Subway, Milano 2011).
La sua prima raccolta di poesia è Secondi luce (LietoColle 2009 – premio “Silvia Raimondo” 2009, Premio Turoldo 2009, Premio Int.le Città di Ostia 2011).
Gestisce il sito personale www.annaruotolo.it e il blog letterario SpazioPoesia.2 (http://spaziopoe.blogspot.com)


1 commenti a questo articolo

"a" come avvicino
2011-09-19 19:35:31|di anna ruotolo

grazie dell’ospitalità. Un grazie particolare a Renata.

Un saluto,
anna ruotolo


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