Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Non sono d’accordo con il decreto
Gelmini, a parte su certe cose,
come l’idea di mettere il grembiule
obbligatorio, ché secondo me
tutti i bambini delle elementari
dovrebbero avere una marca sola.
Sono d’accordo col fatto di dare
il voto in condotta perchè magari
in questa manierapure i ragazzi
più esuberanti si potrebbero
magari darsi una calmata.
Mio fratello va alle elementari,
vedo che i metodi di studio
non sono dei migliori, ho notato
che le maestre fanno a gara
tra di loro per vedere chi è
il più veloce a finire il programma
scolastico e così corrono senza
approfondire nessun argomento
e in questo modo la parte maggiore
degli alunni non ce la fa a comprendere
il programma scolastico.
Si dovrebbe smetterla digiocare,
pensare che si stanno preparando
dei ragazzi al loro futuro,
che le basi dell’istruzione
si apprendono alle scuole elementeri,
e si dovrebbe smetterla
di comportarsi in maniera infantile.
secondo me il concetto del maestro
unico può essere giusto,
ma non è aneguato all’epoca
in cui si vorrebbe applicare.
Il maestro unico è un argomento
di cui al limite mi possono
raccontare i miei nonni,
ma non è un argomento
che si può stabilire nel contesto
scolastico attuale, inoltre
non si possono lasciare senza la-
voro molti maestri come
causerebbe sto decreto Gelmini
e mandare a “vivere sotto i ponti”
molte persone.
Poi non sono d’accordo con il fatto
che non è assicurato il tempo pieno,
questo causerebbe molti disagi
a molte famiglie che poi dovrebbero
chiamare ad esempio una baby-sitter
per non lasciare solo il figlio
o molte donne e uomini dovrebbero
lasciare il loro lavoro per riuscire
ad accudire i loro figli,
ho guardato il telegiornale
ed è stata mandata una notizia
che trattava del decreto Gelmini,
dopo tutti i problemi nati in questi
ultimi tempi, il ministro Gelmini
disse che fare in modo
di avvicinarsi alle famiglie
ad ai maestri, io penso che dopo
aver causato tutta questa
baraonda sia inutile
arrampicarsi sugli specchi,
quando la maggior parte
delle famiglie italiane non sono
d’accordo con il suo decreto.
La scuola in cui vado ora mi piace
molto, non solo come
materie, insegnanti e compagne ma
anche come struttura e arredamento,
perchè ha colori freschi,
vivaci, ed è giovanile.
Mi ricordo quando andavo alle medie,
i musi avevano un colore grigio
con le porte di un grigio
più chiaro, mi sembrava sempre
di andare in un carcere e non a scuola.
Se andiamo a vedere la maggior parte
delle scuole di **|**|** son vecchie,
ci son scuole che sono state
costruire dopo la Guerra
Mondiale e non sono mai state
riverniciate, se le scuole sono
state costruite in un’epoca
per noi vecchia naturalmente
le scuole sembreranno vecchie.
Penso che si dovrebbe dare
un colore e uno stile più moderno,
perchè il colore grigio non aiuta
i ragazzi che già di loro dormono,
a stare svegli.
*
(Insegnare di questi tempi / è una fortuna; fa stare coi piedi / a terra, e la terra fa bene ai piedi. / Questo qui sopra è un tema / di una studentessa di quindici anni; / a parte l’andare a capo / non ho cambiato niente, / ho solo tolto o aggiunto un paio / di parole per rispettare / la gabbia metrica/ che presto il Ministro Gelmini / senza dubbio a tutti farà imparare).
10 commenti a questo articolo
da una scuola di periferia
2008-11-14 21:48:07|di maria
scusate, sono stata disattenta, non sono avezza alle operazioni poetiche d’oggi
da una scuola di periferia
2008-11-14 21:45:02|di maria v
solo per dire che la maria non ero io ;-)
cari saluti
l’onda sulla pellicola
2008-11-14 20:30:02|
avete letto a proposito di onda, L’onda sulla pellicola di Michele Lupo? in quel romanzo tragicomico qualche anno fa l’autore raccontava magistralmente la scuola come la vuole questa destra
da una scuola di periferia
2008-11-14 19:11:47|
maria, come ho scritto nella nota a piè, si tratta del tema di una studentessa; io l’ho solo ricopiato metricizzandolo in endec, noven, setten, quin.. insomma, gli ho messo addosso un grembiulino..
l.
da una scuola di periferia
2008-11-14 18:39:22|di maria
mi sembra questo testo appartenere più alla prosa (appunti in prosa) che alla poesia. ditemi se sbaglio
da una scuola di periferia
2008-11-14 16:57:08|
Gentile Fabbri,
dopo aver dato un’occhiata al suo sito, sono io che dico "(ma) dove andremo a finire".
Saluti avernali,
ln
da una scuola di periferia
2008-11-13 19:53:07|di Satana
"La teoria del genio è un’invenzione borghese"
questa mi mancava ! Poveri noi, dove andremo a finire...
da una scuola di periferia
2008-11-13 00:59:33|di luigi
"gianni non sapeva mettere l’acca al verbo avere. ma del mondo dei grandi sapeva tante cose"
"bisognerebbe intendersi su cosa sia lingua corretta. le lingue le creano i poveri e poi seguitano a rinnovarle all’infinito. i ricchi le cristallizzano per poter sfottere chi non parla come loro"
"per studiare volentieri nelle vostre scuole bisognerebbe essere già arrivisti a 12 anni"
"per lei, che ne ha 32, un ragazzo è una frazione. per il ragazzo la maestra è molto di più"
"le maestre son come i preti e le puttane. si innamorano alla svelta delle creature. se poi le perdono non hanno tempo di piangere"
"voi dite d’aver bocciato i cretini e gli svogliati. allora sostenete che dio fa nascere i cretini e gli svogliati nelle case dei poveri. ma dio non fa questi dispetti ai poveri. è più facile che i dispettosi siate voi"
"l’altro ostacolo che non rimuovete sono le mode. (...) le mode gli hanno detto che i 12-21 anni sono l’età dei giochi sportivi e sessuali, dell’odio per lo studio. gli hanno nascosto che i 12-25 anni sono l’età adatta per impadronisrsi della parola. i 15-21 per usarla nei sindacati e nei partiti. gli hanno nascosto che non c’è tempo da perdere. a 15 anni addio scuola. a 21 s’avvicina l’età dei pensieri privati: fidanzamento, matrimonio, figlioli, benessere. allora non avrà più tempo per le riunioni, avrà paura a esporsi, non potrà certo donarsi tutto"
"vediamo un po’ a chi giova che la scuola sia poca. settecentoquaranta ore l’anno sono due ore al giorno. e il ragazzo tiene gli occhi aperti altre quattordici ore. nelle famiglie privilegiate sono quattordici ore di assistenza culturale di ogni genere. per i contadini sono quattrodici ore di solitudine e silenzio a diventare sempre più timidi. per i figlioli degli operai sono quattordici ore alla scuola dei persuasori occulti"
"la parola pieno tempo vi fa paura. vi par già difficile reggere i ragazzi quelle poche ore. ma è che non avete mai provato. finora avete fatto scuola con l’ossessione della campanella, con l’incubo del programma da finire prima di giugno. non avete potuto allargare la visuale, rispondere alle curiosità dei ragazzi, portare i discorsi fino in fondo. così è finito che avete fatto tutto male e siete rimasti scontenti voi e i ragazzi. è la scontentezza che v’ha stancato non le ore"
"quando possederemo tutti la parola, gli arrivisti seguitino pure i loro studi. vadano all’università, arraffino diplomi, facciano quattrini, assicurino gli specialisti che occorrono. basta che non chiedano una fetta più grande di potere come han fatto finora"
"io sono un ragazzo influenzato dal maestro e me ne vanto. se ne vanta anche lui. sennò la scuola in che consiste? la scuola è l’unica differenza che c’è tra l’uomo e gli animali.
"io tra un professore indifferente e un maniaco preferisco il maniaco"
"consegnandomi un tema con un quattro lei mi disse: ’scrittori si nasce, non si diventa’. ma intanto prende lo stipendio come insegnante d’italiano. la teoria del genio è un’invenzione borghese. nasce da razzismo e pigrizia mescolati insieme"
"la scuola sarà sempre meglio della merda"
SCUOLA DI BARBIANA, LETTERA A UNA PROFESSORESSA, 1967
(per antonella: è una fortuna, sì)
da una scuola di periferia
2008-11-12 23:34:36|di antonella
.... quanta bellezza..... in questa ragazza-cespuglio.... in cui molto mondo si muove..... e prende posto e sposta e si mostra..... sei fortunato luigi ad avere nel tuo quotidiano una scuola di periferia e i suoi giardini .....
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da una scuola di periferia
2008-11-15 22:11:18|di maria
sono dispiaciuta di aver creato un increscioso cortocircuito fra la mia offensiva ignoranza e la somma cultura di maria v.