Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Pascal- Divertissement ovvero come
Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l’ignoranza, hanno deciso di non pensarci per rendersi felici.
The Wallace Collection is delighted to be hosting an exhibition of 25 new paintings by Damien Hirst
skull. floating skull.
skull with ashtray and lemon
small skull with lemon and ashtray
no love. lost. damien hirst. skull
with ashtray, cigarettes, lighter and shell.
requiem, white roses and butterflies.
man shall know nothing: triptych.
*
shark’s jaw and iguana. triptych:
the meek shall inherit the world.
iguana with skull and shark’s jaw.
shark’s jaw, skull and iguana on a table.
skull, shark’s jaw and iguana on a table.
the guardian. half skull on a table.
man shall know nothing: triptych.
3 commenti a questo articolo
divertissement
2010-02-22 20:45:22|di Alessandro Broggi
Bello spunto.
Quella dei lavori su materiali (anche in senso lato) "paratestuali" è una via molto interessante, per certi versi ancora quasi tutta da percorrere...
Commenta questo articolo
divertissement
2010-02-25 09:25:08|di maria (v)
grazie alessandri, troppo generosi.
non so ancora se sarò in grado di proseguire o resterà un caso isolato, ludico, processo spontaneo, avvenuto registrando semplicemente i titoli di questa mostra di Hirst che "suonavano" da soli, prendendosi la rivincita su di me che aborrivo tanto le forme chiuse, ecco, questo può dare l’idea del tipo di canzonette-filastrocche-pappardelle che mi assordano anche davanti a un quadro, annebbiano la vista e che fatico talmente a svitarmi dal cervello... anche se messe così, mi sono sembrate meno tossiche: ironiche, in una lingua estranea, con referenti improbabili e attinenti ad altra estetica. perché le forme chiuse che ancora m’intontiscono sono per me talmente artificiali, da non avere nulla da dichiarare se non epitaffi e variazioni sul tema, e queste sono le meno tossiche che son riuscita a partorire, semplicemente perché dichiarate, un bluff a carte scoperte, vive quanto può esserlo un animale imbalsamato o quelli in formaldeide di Hirst che possono solo rallentare il processo di decomposizione in atto.