Articolo postato sabato 13 aprile 2013
Hai voglia a provare a far finta di nulla e a dimenticare che l’Ytaglia è l’Ytaglia e che qua tutto accade in certo modo che una volta si sarebbe definito sciatto e provinciale, almeno ogni volta che LorSignori del mainstream ci mettono le loro manacce sopra.
Questa volta tocca alla video-poesia.
Sono ormai almeno tre lustri che nel mondo si lavora a una cosa che Augusto De Campos, già all’inizio degli anni ’80 (dico 1980!) definì “clip-poemas”, video-poesia.
Nel mondo esistono decine di (...)
Articolo postato domenica 16 dicembre 2012
Dico soltanto che non dovete giudicare chi sbaglia
perché non conoscete il giudizio di Dio
(Beata Angela da Foligno)
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Tratto da
Storie di cibo - racconti di vita
Skira, 2012
Nello stesso volume testi di:
Amato
Balestrini
Ballestra
Campo
Doninelli
Kerbaker
Marchi
Scurati
Articolo postato lunedì 10 settembre 2012
Che a criticare lo spoken word siano i poeti di derivazione simbolista, orfica, o crepuscolare c’è ovviamente poco da stupirsi.
Anzi, da questo punto di vista, va loro riconosciuta la stessa coerenza che poi, platealmente, perdono quando, tenuti al guinzaglio dal proprio Narciso, salgono sul palco a pronunciare i loro versi.
In un bellissimo saggio dedicato all’oralità in poesia, ormai di qualche decennio fa, all’inizio di quella che chiamerei la stagione dei festival, Franco Fortini, (...)
Articolo postato venerdì 10 agosto 2012
La poesia è l’unica arte che ha cambiato, nel tempo, il suo medium di trasmissione: partorita dalla bocca che la pronunciava, da qualche secolo tace, emigrata dal suono ai segni. In esilio dalla voce. Ma la rivoluzione tecnologica e digitale le ha paradossalmente ricordato le sue origini.
In tutto il mondo essa ha così ripreso la parola, ha iniziato a mescolarsi con altri media, ha rincontrato la musica, a braccetto della quale aveva camminato sin dalle origini, si è fatta video, (...)
Articolo postato martedì 22 maggio 2012
La rivista in pensiero sta subendo un abuso che andrebbe definito grave, anche se dell’abuso molti, ormai assuefatti, neppure si accorgerebbero: in nome del copyright è costretta da YouTube a esporre coattamente una pubblicità sul video del proprio booktrailer, nel quale si ascoltano pochi secondi di una canzone, per cui ovviamente possiede l’autorizzazione autografa degli autori.
Veniamo ai fatti: in pensiero ha ricevuto, appena postato booktrailer del 6° numero, un reclamo per violazione (...)