Articolo postato venerdì 29 luglio 2011
La perdición...
La perdición, un pulóver claro
con la letra insignia de una Universidad:
pero,
la perdición no es universal.
Es un saber que sólo concierne a seres
delicada, abyectamente particulares.
Yo soy aquel que ayer nomás decía.
Pero ahora es el silencio:
el silencio, el dijo de preso.
Contra una soledad poblada en exceso
las sirenas se convierten en piedras
y los hombres
los hombres en inicua arena.
Igual el canto vibra en un barranco de promesas.
Las naves otra vez
y (...)
Articolo postato sabato 4 giugno 2011
«Haroldo de Campos (São Paulo, 1929-2003) è stato uno dei protagonisti della poesia del secondo Novecento. Fondatore agli inizi degli anni ’50 con il fratello Augusto e con Pignatari della poesia concreta e della rivista Noigandres, poeta, traduttore (anzi «transcreatore») critico e storico della letteratura, de Campos ha inciso profondamente sulla cultura brasiliana, grazie soprattutto alla sua instancabile esplorazione delle tradizioni e delle avanguardie di tutto il mondo. Da Stockhausen a (...)
Articolo postato sabato 7 maggio 2011
Une delle tante scoperte dei miei anni a Parigi (gli anni Novanta, gli anni della fine del comunismo, gli anni della guerra dell’Europa all’Europa) è stata l’opera di Tadeusz Rózewicz. Nato nel 1921 a Radomsko, un villaggio di ventimila anime sulla linea ferroviaria Varsavia-Vienna, questo poeta polacco, appartato e distante dalla società letteraria della capitale, è stato un grande testimone della seconda metà del XX secolo.
La cosa più importante che mi sento di dire su Rózewicz è che egli, (...)
Articolo postato sabato 5 marzo 2011
Negli Anni della nostalgia, come in quasi tutti i suoi romanzi, Kenzaburo Oe, ritorna nell’isola di Shikoku, nel villaggio in mezzo alla foresta dove, nel 1935, è nato. Qui Kei, il protagonista, sperimenta l’«eterno tempo del sogno» in cui tutto ritorna. La nonna – e poi la madre – ha trasmesso al piccolo Kei le leggende degli antenati, fondate sul mito della rigenerazione degli uomini. Ciò che le unisce è un brevissimo racconto:
All’età di quattro anni, già mi intristivo al pensiero di aver (...)
Articolo postato martedì 1 febbraio 2011
Resposta universal
Pode tomar-se como universo uma só pessoa
O conta-orgasmos registara várias centenas naquele ano.
Micas disse um dia peremptória:
A-CA-BOU-SE.
Fiquei triste. Onde diabo iria eu desencantar um orgasmo como o da Micas?
Era um orgasmo que se saía por inteiro,
com quedas de unhas de pés, dentadas e outros gestos acessórios.
Era um orgasmo lindo, o da Micas!
Mas como o amor è coisa mental, algo sucedera na mente da Micas.
Pus-me a cogitar. A Micas, provavelmente, sentia-se (...)