Articolo postato sabato 14 maggio 2011
Nel mare magnum, spumeggiante e inquinatissimo, della poesia contemporanea italiana e della sua delirante editoria, si sono formati, da troppo tempo!, due partiti di un antagonismo subdolo e feroce, i quali, esattamente come accade per i partiti politici, vanno sotto due denominazioni tanto demenziali quanto frodolente: la poesia “lineare” e la poesia “performativa”. La poesia lineare contro la poesia performativa, e viceversa, a botte di esclusione e di colpi tremendi. La poesia lineare, (...)
Articolo postato lunedì 9 maggio 2011
Cinema Babylon, Rosa-Luxemburg Platz.
*
L’ultimo decennio ha visto apparire e svilupparsi festival internazionali di videopoesia dalla Russia all’Argentina, dal Canada all’India, dal Portogallo** all’Italia. Il primo e più rilevante festival nostrano del genere è DOCtorCLIP, dal suo numero zero, RomaPoesia 2005, gemellato col ZEBRA Poetry Film Festival di Berlino.
ZEBRA è il festival di videopoesia più importante d’Europa, se non del mondo. Dal 2002, con cadenza biennale, propone un programma (...)
Articolo postato domenica 8 maggio 2011
ALL OVER
À l’hôtel de l’Europe, j’avais avec moi le livre de Jean-Christophe Bailly, hôtel sans qualités où je ne me rappelais plus avoir déjà séjourné, oubli qui était en vérité, et mystérieusement, bien apaisant. Le livre de Jean-Christophe Bailly, Le Dépaysement, à l’hôtel de Grenoble où apparaît à tout bout de champ le nom de Stendhal, natif de la ville, et que Bailly « citerait volontiers à chaque chapitre », fréquence du nom sur les affiches, sur les enseignes, Orthopédie Stendhal, qui me semblait bien (...)
Articolo postato sabato 7 maggio 2011
Une delle tante scoperte dei miei anni a Parigi (gli anni Novanta, gli anni della fine del comunismo, gli anni della guerra dell’Europa all’Europa) è stata l’opera di Tadeusz Rózewicz. Nato nel 1921 a Radomsko, un villaggio di ventimila anime sulla linea ferroviaria Varsavia-Vienna, questo poeta polacco, appartato e distante dalla società letteraria della capitale, è stato un grande testimone della seconda metà del XX secolo.
La cosa più importante che mi sento di dire su Rózewicz è che egli, (...)
Articolo postato giovedì 5 maggio 2011
Che cosa succede la notte fra il venerdì e il sabato nella megadiscoteca Il Cielo della Luna, sorta in un niente, come un bubbone o un fungo, a Santa Mira? E che cosa ci fa lì, appeso come un quarto di bue in un alveare di schermi rilucenti, il segretario privato del cardinale Bruno? C’entra qualcosa il cosiddetto Protovangelo di Giovanni? O è invece la prospettiva di partecipare da protagonisti ai dvd commercializzati dalla Defective Vows Disc a indurre ogni volta centoquarantasette persone a (...)