Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine

Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce

Redatta da:

Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.

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loops

di Italo Testa

Articolo postato sabato 12 giugno 2010

Italo Testa

loops


Allée-retour # 11

1. non ero io, non vedi, in quella folla, non erano le mie mani, a toccarsi, non erano le mani, soprattutto questo, dico ancora una volta, soprattutto questo, e non riuscivo a trattenerle, tutte quelle immagini, a destra e a sinistra, la pressione che monta, non ero io, torno a dirti, non l’avrei fatto, non mi sarei spinto dentro, non è così? non sono sempre stato questo, quello che conosci, con gli occhi chiusi, la testa un po’ piegata, non potevo proprio essere io, a trascinare i piedi, ad avanzare, perché questo conta, maledettamente, questo conta sempre, chi ha fatto cosa, chi si è girato e ha risposto, chi ha preso la pietra, l’ha rigirata tra le dita, anche quella volta, non potevo esserlo, con la ciocca insanguinata, la tempia destra sul selciato, non ero io, non potevo proprio esserlo, che cosa c’entravo, nel parcheggio vuoto, dietro il distributore, che ci stavo a fare, no, credimi, non ero io

1. not me, you do not see in this crowd, there were my hands, touching, were not the hands, above all this, I say again, especially this, and could not hold back, all those images, right and left the pressure mounts, it was not me, I come to tell you, I would not have done, I would not have moved in, is not it? I was not always this, that you know, eyes closed, his head a little ’bent, I could just be me, to drag their feet, to advance, because this matter, damn, that always counts, who did what , who turned and replied, Who made the stone, he turned it in his fingers, this time too, I could be, with the lock bloody right temple on the pavement, not me, I could not be that what enters in the empty parking lot behind the distributor, who was I to do, no, believe me, it was not me

1. pas moi, vous ne voyez pas dans cette foule, il y avait mes mains, le toucher, ne sont pas les mains, par-dessus tout cela, je le répète, surtout cela, et ne pouvait pas retenir, toutes ces images, à droite et à gauche la pression monte , ce n’est pas moi, je viens de vous dire, je n’aurais pas pu le faire, je n’aurais pas emménagé, n’est-ce pas? Je n’ai pas toujours ce que vous savez, les yeux fermés, la tête un peu penchée, je pouvais être moi, à traîner les pieds, d’avancer, parce que cette question, bon sang, qui compte toujours, qui a fait quoi, qui a fêté et répondit: Qui a fait la pierre, il me l’a remis ses doigts, cette fois encore, je pourrais être, avec le temple bonne serrure sanglante sur le trottoir, pas moi, je ne pouvais être que ce qui entre dans le stationnement derrière le vide distributeur, qui étais-je à faire, non, croyez-moi, ce n’était pas moi

1. mich nicht, müssen Sie nicht in dieser Menge zu sehen, es waren meine Hände berühren, nicht die Hände, vor allem, ich wiederhole es, vor allem und konnte mich nicht erinnern, alle diese Bilder, links und rechts steigt, mich nicht, ich sagte Ihnen, konnte ich es nicht, hätte ich nicht bewegt, nicht wahr? Ich habe nicht immer, was du weißt, die Augen geschlossen, den Kopf leicht gesenkt, konnte ich mich werden, ziehen die Füße nach vorn, weil dieses Problem, verdammt, was zählt immer, das war was, wer drehte sich um und sagte: Wer hat den Stein, gab er mir seine Finger wieder, konnte ich mit dem Tempel bloody good-Sperre auf dem Bürgersteig, nicht ich sein, ich könnte sein, dass Eintritt in den Parkplatz hinter dem leeren Spender, die ich mir nicht glauben, es war mir nicht

1. Non credo, non si vede in questa folla, si è toccato le mie mani, non le mani, soprattutto, ripeto, in particolare, e non riuscivo a ricordare tutte queste immagini, a sinistra ea destra in aumento, non io, io hai detto che non potevo, non potevo muovere, non è vero? Io non sono sempre ciò che si sa, gli occhi chiusi, la testa leggermente abbassata, mi potrebbe essere quella di spostare i piedi avanti, perché questo problema, damn, ciò che conta sempre, che era quello, che si voltò e disse: Chi ha la pietra, che mi ha dato ancora una volta le dita, non ho potuto, con il tempio di blocco buon sangue sul marciapiede, la sua, mi potrebbe essere che l’ingresso nel parcheggio dietro il distributore di vuoto, che non credo me, Non ero

1. Ich bezweifle es, nicht in dieser Menge gesehen, berührte er meine Hände, meine Hände, vor allem, wieder, vor allem, und ich konnte mich nicht erinnern, alle diese Bilder, links und rechts auf dieser Seite nach oben und nicht mir, ich habe gesagt Ich konnte es nicht, könnte ich mich nicht bewegen, nicht wahr? Ich bin nicht immer das, was Sie wissen, die Augen geschlossen, den Kopf leicht gesenkt, würde ich den Fuß nach vorne zu bewegen, da dieses Problem, verdammt, was von größerer Bedeutung, dass es war, daß er sich umdrehte und sagte: Wer hat der Stein, der mir die Finger noch einmal, ich konnte nicht, mit dem Tempel Block böses Blut auf dem Pflaster, sein, könnte ich den Eintrag auf den Parkplatz hinter dem Vertrieb von Vakuum, glaube ich nicht, mich Ich war nicht

1. J’en doute, pas vu dans cette foule, il a touché mes mains, mes mains, en particulier, à nouveau, avant tout, et je ne pouvais pas me souvenir, toutes ces images, gauche et droit up, pas moi, je J’ai dit que je ne pouvait pas, je ne pouvais pas me déplacer, non? Je ne suis pas toujours ce que vous savez, les yeux fermés, la tête légèrement baissée, je voudrais déplacer le pied en avant, car ce problème, l’enfer, ce qui est plus important qu’il était qu’il se retourna et dit: Qui a la pierre de mon doigt à nouveau, je ne pouvais pas être avec le bloc temple du mauvais sang sur le trottoir, je pouvais croire à l’entrée dans le stationnement derrière la vente de vide, je n’ai pas moi je n’étais pas

1. I doubt it, not seen in the crowd, he touched my hands, my hands, especially, again, above all, and I could not remember all these images, left and right up, not me, I I said I could not, I could not move me, right? I am not always what you know, eyes closed, head slightly bowed, I would move the foot forward, because this problem, hell, what is more important it was that he turned and says: Who has the stone of my finger again, I could not be with the temple block bad blood on the sidewalk, I could believe in entering the parking lot behind the sale of vacuum, I do not myself I was not

1. Ne dubito, non visto tra la folla, ha toccato le mie mani, le mie mani, in particolare, ancora una volta, prima di tutto, e io non riuscivo a ricordare tutte queste immagini, a destra ea sinistra fino, non io, II ha detto che potevo, non potevo non move me, giusto? Io non sono sempre ciò che si sa, gli occhi chiusi, testa leggermente inclinata, vorrei spostare il piede in avanti, perché questo problema, l’inferno, cosa è più importante era che egli si voltò e dice: Chi ha la pietra del mio dito ancora una volta, mi non poteva essere con il blocco del tempio cattivo sangue sul marciapiede, io riuscivo a credere a entrare nel parcheggio dietro la vendita di vuoto, io non me stesso non è stato ↓

*

Il loop di traduzioni successive al primo testo è stato generato automaticamente con google translation


Italo Testa ha pubblicato per la poesia l’e-book Non ero io (http://gammm.org, 2010), la silloge Luce d’ailanto (in Decimo quaderno di poesia italiana,Marcos y Marcos, 2010), il concept canti ostili (Lietocolle, 2007), la raccolta Biometrie (Manni, 2005) e il poemetto Gli aspri inganni (Lietocolle, 2004). Sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo e tedesco. Autore di saggi sul pensiero contemporaneo, è co-direttore della rivista di poesia, arti e scritture «L’Ulisse».

2 commenti a questo articolo

loops
2010-06-12 21:38:58|di Fabio Teti

"tendenziosi"! e molto interessante l’intiero e-book gammico, complimenti.


loops
2010-06-12 19:40:15|di michele marinelli

molto molto belli questi testi, a sorpresa pluri-tradotti.
bravo testa.


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