Absolute Poetry 2.0
Collective Multimedia e-Zine
Coordinamento: Luigi Nacci & Lello Voce
Redatta da:
Luca Baldoni, Valerio Cuccaroni, Vincenzo Frungillo, Enzo Mansueto, Francesca Matteoni, Renata Morresi, Gianmaria Nerli, Fabio Orecchini, Alessandro Raveggi, Lidia Riviello, Federico Scaramuccia, Marco Simonelli, Sparajurij, Francesco Terzago, Italo Testa, Maria Valente.
Ho una capanna nel bosco,
nessuno la conosce, salvo il Signore mio Dio:
un muro è un frassino, l’altro un nocciuolo,
e una grande felce fa da porta.
Sulla soglia gli stipiti sono d’erica
e l’architrave di caprifoglio
e tutt’intorno la selva
dà ghiande al maiale ben nutrito.
Così è grande la mia capanna; piccolissima;
casa tra sentieri ben battuti;
una donna (ma con tutto l’aspetto e il piumaggio del merlo)
gorgheggia dolcemente dal colmo del tetto.
(dal poema di Connaught (c. 670 A.D.), citato in David Knowles, Il Monachesimo Cristiano, Il Saggiatore, Milano, 1969.)
A chi piace? A chi no? Perché?
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